Parte de Sopra ricama sul vecchio drappo la vittoria del Palio del 1972, assegnata nei mesi scorsi alla Nobilissima dopo anni di corsi, ricorsi e polemiche. “La data del pubblico atto è fissata. Un percorso travagliato come pochi, giunge infine al suo termine”, la nota del Priore Magiore della Nobilissima Alessandro Lampone. “La data del 1972 viene ricamata sul vecchio Palio, là dove merita di essere scolpita nella memoria. Nella nostra memoria, perché legittimamente torniamo in possesso di un pezzo della nostra storia che, in qualche modo non risultava più nostro”.
La scorsa settimana si è svolto un consiglio straordinario di Parte che ha visto anche la presenza di Giorgio Bonamente, presidente dell’Ente Calendimaggio, che ha indicato nel 6 marzo la data di esecuzione del ricamo del Palio del 1972, anche alla luce della sentenza dei Saggi dello scorso settembre che indicava entro 6 mesi il termine ultimo.
La cucitura è avvenuta in Comune,” quasi a sancirne l’ufficialità”, dice ancora Lampone. Alla presenza dei vertici della Nobilissima e di alcune cucitrici, “il vecchio e assai logoro Palio è uscito dalla teca ove era stato sigillato in un rito intimo e silenzioso e solo un fragoroso applauso potrà interromperne l’estrema solennità. L’applauso sarà dedicato a tutti coloro che lo hanno conquistato in piazza nel 1972, alla sorte che li ha premiati ed a chi a distanza di tanti anni è riuscito a rendergli giustizia”.
“Ai nostri giovani, ai nostri figli – dice ancora Lampone – auguro un Calendimaggio migliore di quello che abbiamo ereditato e che nelle sue future evoluzioni mantenga ferma la natura di festa, cultura e sfida con un occhio attento all’aggregazione ed al tessuto sociale dai quali non possiamo in alcun modo prescindere. In esso: mi auguro che non trovino più spazio legalismi e personalismi, atti di prepotenza e cattiveria ma ci si ricordi dell’essenza stessa del Calendimaggio che rimane per tutti noi seriamente un gioco”.
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