Nasce ad Assisi la Scalinata dei Fiumi, nuovo luogo cittadino proposto dalla Magnifica Parte de Sotto che si è fatta promotrice della proposta di intestare una Via alla nobile famiglia Fiumi in quanto identificandosi in essa per la stessa fazione di appartenenza e per aver fatto proprio il loro emblema. “Per tramandare in modo durevole la loro memoria”, domenica 15 aprile prossimo alle ore 18.00 nella Piazzetta Garibaldi ci sarà l’inaugurazione della intestazione della “Scalinata dei Fiumi”. La manifestazione inizierà con la visita al Palazzo Fiumi e continuerà con la partecipazione del sindaco, delle altre autorità civili e religiose oltre alla presenza dei discendenti della nobile famiglia. La Professoressa Carla Gambacorta terrà il discorso ufficiale e, dopo la benedizione, verrà scoperta la lapide pagata dai partaioli rossi. La lettera di richiesta per chiamare quelle scale senza nome Scalinata dei Fiumi è arrivata sul tavolo del sindaco Stefania Proietti nell’agosto del 2017, a firma del Magnifico Priore Massimiliano Della Vedova, che ha proposto di indicare le scalette che da Piazzetta Garibaldi conducono al Teatro Metastasio, oggi senza denominazione, site proprio di fronte all’ingresso del Palazzo dei Fiumi ove fa bella mostra lo stemma della Famiglia scolpito nella pietra.
Conti di Sterpeto, giunsero in città nel XIII sec. insediandosi nella contrada della odierna Piazzetta Garibaldi ove eressero, inglobando la romana porta urbica, le loro case fortificate oggi sostituite dal settecentesco palazzo. Nelle vecchie cronache si legge che i Fiumi furono rinomati per il loro coraggio e la loro bravura in ogni guerra che si svolse in Italia tra il secolo XIII e XVII. Va ricordato Guido, capitano di Francesco Sforza, alla difesa della rocca di Novara; Alessandro al servizio di Cesare Borgia; il conte Iacopo terrore dei Baglioni; Carlo capitano di Carlo V nella guerra contro i Luterani. Quando le fazioni si combattevano per le vie di Assisi è sempre uno di costoro che avanza su tutti.
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“Ma alla potente casata – ricordava la lettera della Magnifica a proposito della Scalinata dei Fiumi – non erano mancati i prelati quale Giacomo di Franceschino abate di san Benedetto del Subasio eletto poi Vescovo di Assisi; Giulio vicario generale; Sforza canonico della Cattedrale poi abate di santa Tecla. E i giureconsulti Nicolò di Andrea podestà di Amatrice; Lello di Nicolò, dottore di legge, capitano del popolo a Visso. Vi furono anche letterati Ulderico, poeta e autore di drammi, chiamato a Roma alla corte del Principe Mario Chigi e iscritto all’Accademia di Cristina Regina di Svezia; Alessandro, erudito e dotto, fu autore di una dissertazione su Properzio. Per oltre due secoli dal 1376 si erano contesi con i Nepis la signoria della città. I Fiumi, capi indiscussi e indomiti della Parte de Sotto, vennero più volte cacciati dalla città e le loro case devastate e confiscate ma riconquistate quando ebbero la supremazia sui rivali, i signori di Parte de Sopra, ripagandoli con la stessa moneta.
Proprio dalla rivalità tra le due famiglie, la Festa del Calendimaggio, ideata da Arnaldo Fortini nel 1927, ha ripreso nel 1954, grazie all’Accademia Properziana del Subasio, l’antica divisione della città in Parte de Sotto e Parte de Sopra, rievocante le feroci lotte di parte. Oggi le due fazioni continuano a sfidarsi ma in una tenzone gentile e gioiosa che celebra nel canto e nella competizione la pace, l’amore, la vita. “La Magnifica Parte de Sotto – continua Della Vedova – si è fatta promotrice della proposta di creare la Scalinata dei Fiumi in quanto identificandosi con la famiglia Fiumi per la stessa fazione di appartenenza e per aver fatto proprio il loro emblema, ne vuole tramandare in modo durevole la memoria. In un’antica scrittura dell’Archivio di san Francesco si legge: ‘Nobilis ac strenuissima domus de Fluminibus quae gestat flumen in campo viridi’: il fiume che esce dalla torre e che scorre nella verde campagna benefico e generoso simboleggia la potenza e la magnitudine della nobile schiatta”.
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