Era proprio il 17 settembre del 1871 quando San Ludovico da Casoria, una vita spesa al servizio degli ultimi, decise di fondare ad Assisi un’Opera dedicata a San Francesco – al quale l’Istituto deve il nome – che si prendesse cura di bambini e ragazzi ciechi e sordi. Da quella data storica, che sanciva la realizzazione di un sogno, ovvero custodire la vita più fragile e indifesa, sono trascorsi ben 150 anni. Per festeggiare questo straordinario anniversario, l’Istituto Serafico di Assisi ha organizzato due giorni di eventi che animeranno, nelle serate del 17 e 18 settembre, la città di Assisi con iniziative ed ospiti d’eccezione, dando così il via alle celebrazioni che proseguiranno nel corso dell’intero anno del 150enario.
In particolare, il 17 settembre alle ore 21:00 presso il Teatro Lyrick di Assisi si svolgerà un evento celebrativo i cui protagonisti saranno proprio i ragazzi dell’Istituto, che introdurranno la proiezione del docufilm “Nella vita c’è la Vita”, realizzato dalla regista Maria Amata Calò. Una rappresentazione dal forte impatto emotivo, che racconta il Serafico attraverso gli occhi di Giorgio, uno dei suoi ospiti, ma anche attraverso le voci e le testimonianze toccanti di genitori, medici, operatori e di tutto il personale che compone la grande famiglia di questa Opera storica. Ospite speciale della serata sarà Giovanni Caccamo, cantautore polistrumentista scoperto da Franco Battiato e vincitore della categoria “Nuove proposte” alla 65esima edizione del Festival di Sanremo, che aprirà la sua esibizione dedicata al Serafico interpretando la celebre canzone “La Cura”, del Maestro recentemente scomparso, ed eseguirà brani del suo repertorio, fondendo la propria la sensibilità artistica e cantautorale con quella sociale dell’Istituto. Una data significativa per il cantautore siciliano, che coincide con l’uscita del suo nuovo album “Parola”, che vanta collaborazioni con Willem Dafoe, Aleida Guevara, Michele Placido e altre straordinarie voci italiane e straniere.
Il 18 settembre, alle ore 21:00, presso la Basilica superiore di San Francesco ad Assisi si terrà in onore del Serafico il concerto della Banda musicale della Polizia di Stato, che vedrà la partecipazione di un altro ospite d’eccezione, il tenore Francesco Grollo. Da sempre vicina alle persone più fragili, la Polizia di Stato esprime – attraverso le note della Banda – la sua prossimità anche attraverso la musica, il linguaggio universale che raggiunge tutti, senza distinzioni. La Banda è stata fondata a Roma nel 1928 e dal 1992 è diretta dal maestro Maurizio Billi, affiancato nel 2001 dal maestro vicedirettore Roberto Granata; è composta da 103 elementi, tutti provenienti dai più prestigiosi conservatori e svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, partecipando alle più importanti celebrazioni e facendosi interprete del bisogno delle persone di avere conforto, sostegno, sollievo in situazioni di disagio, anche nei momenti più drammatici vissuti dal Paese durante la pandemia. Recentemente ha inoltre avviato un’importante collaborazione con il tenore Francesco Grollo, che da 5 anni è promotore del progetto “Musica per il Sociale”, il cui obiettivo è sostenere ed incentivare la presenza delle persone con disabilità agli eventi musicali, per condividerne l’emozione e diffondere un messaggio di inclusione e solidarietà.
“Siamo felici di poter celebrare un traguardo così importante insieme a tante figure di spicco del panorama musicale italiano, che hanno dimostrato grande affetto e vicinanza al Serafico e ai ragazzi di cui si prende quotidianamente cura. Voglio pertanto esprimere la mia gratitudine e ringraziare sentitamente la Polizia di Stato, il tenore Francesco Grollo e il cantautore Giovanni Caccamo per aver preso a cuore la nostra causa, condividendo il grande impegno nella promozione della vita che, attraverso la forza dirompente della musica, ci permette di promuovere un messaggio di inclusività oggi più che mai necessario – dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi – Ci tengo inoltre a ringraziare le Istituzioni che ci sono state vicine in questo lungo cammino, tutto il personale del Serafico, che ha sempre lavorato con grande abnegazione anche nei momenti più difficili, i volontari e i nostri sostenitori, figure preziosissime per il Serafico, ma soprattutto i genitori dei nostri ragazzi, la cui forza e il cui amore ci hanno permesso di arrivare fin qui, spingendoci a guardare con entusiasmo alle fide future, con l’obiettivo di garantire una vita autentica al bene più prezioso che ci hanno affidato: i loro figli”.
Tra gli eventi del ricco programma dedicato al 150enario dell’Istituto Serafico non bisogna dimenticare gli appuntamenti di dicembre: il 3 e 4 dicembre si svolgerà il primo convegno internazionale Assisi-Cambridge sui disturbi del neurosviluppo, disabilità e neuroscienze. Infine, ma non di certo per importanza, il 13 dicembre si terrà l’Udienza Speciale in Vaticano di Papa Francesco per il Serafico di Assisi. Un incontro che sancisce il forte legame tra il Santo Padre e il Serafico, nato fin dall’inizio del suo pontificato, quando il 4 ottobre 2013 iniziò il suo pellegrinaggio ad Assisi proprio con la visita all’Istituto. “Queste piaghe devono essere ascoltate”, con queste parole Papa Francesco tracciava il cammino del Serafico nella cura di bambini e ragazzi con fragilità, definendo quello che da 150 anni è il suo operato: “l’amore concreto”.
Un lungo cammino, quello del Serafico, nel corso del quale non sono di certo mancate dure sfide da affrontare, come le due guerre mondiali, le grandi crisi economiche, il terremoto del 1997 che colpì gravemente la struttura e, da ultimo, la pandemia da Covid-19. Eventi che hanno scalfito l’Istituto, ma che hanno anche ampliato e rafforzato la propria missione: prendersi cura delle persone più fragili continuando a crescere nei servizi per garantire ai propri ragazzi, giorno dopo giorno, quella sintesi fra eccellenza nella cura, relazione e rispetto per la persona, in grado di trasformare un percorso riabilitativo in un percorso di vita piena.
Ed è proprio grazie a questa visione chiara e determinata se il Serafico è cresciuto nel tempo, non solo in senso anagrafico, ma soprattutto negli innumerevoli, importanti traguardi raggiunti: basti pensare alle inaugurazioni avvenute nel 2018 del Centro di Ricerca “InVita”, della Residenza “Vendramini” e del Teatro intitolato a Monsignor Sergio Goretti, all’apertura in piena fase pandemica, avvenuta ad ottobre 2020, dei nuovi ambulatori specialistici pensati appositamente per le persone con disabilità e le loro famiglie o alla nascita di coloRadio, il podcast radiofonico che vede come protagonisti i ragazzi dell’Istituto. Oggi, infatti, il Serafico rappresenta un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali ed è schierato in prima linea per promuovere il pieno riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. (Link diretto al video)
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