“La ricorrenza di oggi viene ricordata per i tanti momenti di rivolta che, in piena rivoluzione industriale, fecero muovere con lo stesso fine migliaia di donne e di uomini di tutto il mondo, i quali lottarono con la volontà di migliorare le condizioni di lavoro di ogni giorno. Il tutto vide un momento di grande rivolta all’inizio del mese di Maggio 1886 a Chicago, durante la cosiddetta ‘Rivolta di Haymarket’. In modo particolare, nei nostri giorni questa importante conquista arriva a sembrarci ovvia e naturale, ma riflettendoci attentamente possiamo comprendere come, in alcuni casi, sempre troppi, ci cela il vero problema, i lavoratori troppo spesso, devono affrontare, diritti che sembrerebbero consolidati e che invece non lo sono”. Lo scrive in una nota Claudia Travicelli dei Democratici e Popolari per Assisi.
“Ancora in molti luoghi e contesti – sostiene Claudia Travicelli – ci si batte per un orario di lavoro adeguato, per il rispetto del lavoratore, per un salario equo, per tutte quelle voci citate nei contratti, che restano troppo spesso scritte e di facciata, ma non trovano, soluzioni nella realtà quotidiana. I dati del 2018 ci dicono che sono 703 i morti sui luoghi di lavoro, con i morti sulle strade e in itinere, ad oggi considerati dallo Stato e dall’INAIL come morti sul lavoro arriviamo a oltre 1450”.
“Il mio pensiero – scrive ancora Travicelli – va a loro e alle loro famiglie, la mia solidarietà e vicinanza va ai tantissimi disoccupati, giovani e meno giovani, anche portatori di H, che ogni giorno a fatica vanno alla ricerca di un lavoro, che spesso non sortisce nessun risultato o si conclude maggiormente con soluzioni precarie. Le istituzioni in questo delicato periodo, hanno il compito di accompagnare i cittadini che sono in difficoltà, non dando contentini, piccoli inutili aiuti economici e non, come spesso sentiamo e vediamo nelle nostre città, ma guidandoli in un percorso più ampio verso scelte e percorsi che facciano crescere in loro la dignità e la fiducia in se stessi”.
“’Lavoro oggi e domani’, questo deve essere l’impegno che permetta a tutti di avere un lavoro che consenta di sostenere la propria famiglia. Diciamo ‘lavoro’, ricordando anche in questo 1^ Maggio la nostra Costituzione che fin dal primo articolo recita ‘L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro’. Buon Primo Maggio a tutti – conclude Claudia Travicelli – la certezza prenda il posto della speranza”.
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