Riceviamo e pubblichiamo da Lucio Pallaracci un intervento dal titolo: “Ecologia e ambiente: un’altra occasione persa ad Assisi”.
Il 29 novembre 1979 Giovanni Paolo II accoglieva la richiesta inoltrata dalla “Società internazionale Planning environmental and ecologycal Istitute for quality of life” ,tramite il Cardinale Silvio Oddi ,di dichiarare S. Francesco “Patrono degli ecologisti”. I prossimi giorni saranno quindi celebrati i 40 anni di un traguardo importantissimo, un passaggio che poteva far incontrare felicemente ad Assisi l’ecologia mistica-religiosa con quella laico-economica: purtroppo però, tutto questo non è mai avvenuto.
Ci saranno alcune celebrazioni ad Assisi, gesti simbolici come messa in posa di nuovi alberi e la partecipazione del ministro dell’ambiente Sergio Costa. Ma mentre è stata tenuta sempre alto dai francescani e dalla chiesa la figura di un San Francesco misticamente unito al Creato a alla Natura, in ambito laico tutto questo è stato dimenticato, nonostante il tema dell’ecologia sia molto sentito , oggi ancora di più a causa dei disastrosi cambiamenti climatici.
Nel corso di questi decenni c’è stata la nascita del Parco del Monte Subasio nel 1995 , una cosa rimasta praticamente disegnata solo sulla cartine della Regione: con le sbarre che bloccano gli accessi alle carraie aperte e senza le protezioni anti-intrusione ai prati le macchine sono libere di scorrazzare di giorno e di notte nel verde e nei luoghi prima raggiungibili solo a piedi e senza più i controlli quotidiani del soppresso Corpo forestale dello Stato il Subasio versa in preoccupanti condizioni di degrado e di vandalismo, molto più di quando non era classificato come “Parco”.
Stessa sorte ha subito (nonostante il lodevole impegno per mantenerlo vitale di una associazione cittadina) l’area verde più importante della Città ovvero il Parco Regina Margherita che sarà però oggetto, dopo innumerevoli proteste e proposte dei cittadini, di una azione di ripristino. La Pineta è in uno stato di incuria preoccupante (e pericoloso in caso di incendio) con il suo guardiano di pietra , “la Rocchicciola” , che permane in uno stato di perenne inutilizzo( fatta salva la chiesina al suo interno curata dai Cavalieri del Colle Paradiso ). Tanti luoghi pubblici che potevano essere utilizzati in ambito “green” – sociale, economico, culturale- creando numerosi posti di lavoro per i giovani, sono stati colpevolmente trascurati .
Oggi un evento come “Universo Assisi”, in perenne crisi di identità e di obbiettivi, può trovare proprio nel tema dell’ecologia e del verde una giustificata ragione di esistere, da spalmare lungo tutto il corso dell’anno per dare opportunità di occupazione e trovare sponsor e finanziamenti finalizzati all’ecologia e all’ambiente considerando, a maggior ragione , che Assisi è Patrimonio Mondiale UNESCO. Su ecologia e ambiente, quindi, un’altra occasione persa, in una Regione e in una Città che stanno sentendo pesantemente tutta la durezza di una crisi che attanaglia i nostri tempi .
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