Il personale di una farmacia dell’assisano si sarebbe rifiutato di misurare la pressione di una donna incinta temendo una possibile positività al Covid 19. È la denuncia arrivata alla redazione di Assisinews.it che pubblica la testimonianza in forma sintetica, specificando che, vista la scarsità di informazioni, non è stato possibile verificare la veridicità della notizia. La redazione, che ha deciso di pubblicare comunque la notizia, rimane a disposizione di eventuali repliche.
Di seguito la lettera:
“Il fatto è avvenuto venerdì 23 ottobre 2020 in una farmacia del Comune di Assisi. A seguito di forti giramenti di testa e dopo aver appurato di non avere alcun sintomo febbrile, il medico di condotta mi ha consigliato di stare a riposo e di tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Non avendo a disposizione la strumentazione idonea, mi sono recata presso la farmacia più vicina alla mia abitazione, chiedendo di poter misurare la pressione. Tuttavia mi hanno negato tale servizio, in quanto spaventate sulla mia possibile positività al virus Covid-19. La farmacia era regolarmente aperta al pubblico e stava effettuando la vendita al dettaglio di medicinali. Pertanto, qualora fossi entrata esclusivamente per acquistare dei prodotti, non avrei riscontrato tale diniego e/o interdizioni. Inoltre, i dipendenti mi hanno comunicato che l’attrezzattura per la misurazione della pressione era presente e funzionante. Non è valso a nulla specificare che fossi una donna in stato di gravidanza – tra l’altro evidente – e che necessitava di assidui controlli, disponendo oltremodo di tutte le certificazioni necessarie. Ora mi chiedo: può la costante paura del prossimo, che ci accompagna in questo difficile periodo, giustificare che una struttura sanitaria, così prossima alla collettività, neghi a noi cittadini questi servizi importanti?”.
Una cittadina del Comune di Assisi
© Riproduzione riservata