“Come fa Eugenio Guarducci a fare l’assessore alla cultura della città di Assisi?”: se lo chiede Francesca Vignoli, già candidata alle scorse amministrative per una poltrona da consigliere comunale. “Cultura – spiega Vignoli – deriva dal latino colĕre «coltivare». Per quello che si è visto in questi giorni su facebook (nel gruppo Sei di Assisi se…) e su twitter, l’unica cosa che sa coltivare il signor Guarducci (e con lui molti dei suoi commentatori compulsivi di facebook) è la maleducazione, la volgarità, la cafonaggine, la rozzezza, la villania. E il cattivo gusto, la dozzinalità, la grossolanità, la mediocrità e l’ordinarietà”.
“Possono la volgarità, il cattivo gusto e tutte le altre cose che Guarducci sembra saper “coltivare” andare d’accordo con la “cultura”?”, si chiede Francesca Vignoli che, per parte sua, non lo crede. “Soprattutto – aggiunge – non possono andare d’accordo con un ruolo istituzionale come il suo. Un assessore non dovrebbe mai permettersi di scrivere frasi e commenti di questo genere su nessuno dei suoi amministrati. A maggior ragione se è un’amministratore della città che, parole della sindaca Stefania Proietti, ‘è un faro per le donne e gli uomini di ogni parte del mondo'”.
“Speriamo che, in questo caso, non lo sia proprio! Perché – scrive Francesca Vignoli – se Guarducci dovesse diventare un “faro per gli uomini di ogni parte del mondo” allora staremmo proprio freschi: un becero maschilista che usa la frase ‘così duro credo che non lo abbia mai visto da vicino…’ in un tweet per offendere una donna (solo perché lei non condivide il Guarducci-pensiero)! Ma da che mondo viene il signor Guarducci? Che gente ha frequentato per sviluppare questa sua sconfinata finezza? Non so immaginarlo. So solo – conclude Francesca Vignoli – che qualche giorno fa aveva twittato “causa UniversoAssisi la mia poltrona di assessore cultura e turismo città di Assisi inizia a vacillare”. Mai parole furono più ricche di anticipazione. Visti gli ultimi exploit, credo che quella delle dimissioni sia l’unica vera strada che Guarducci debba percorrere. Buon viaggio”.
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