In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020, celebratasi ieri, AssisiNews riceve e pubblica l’intervento di Claudia Travicelli, ex assessore e portavoce dei Democratici e Popolari per Assisi. Intanto, ieri al tramonto, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020 la Torre del Popolo si è colorata di blu. Quest’anno, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, non è stato possibile svolgere eventi o iniziative dedicate, ma la città di Assisi – si legge in una nota – ha voluto celebrare simbolicamente questa importante data, che ricorda il giorno in cui l’assemblea generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La particolarità della giornata è stata evidenziata con l’adesione all’iniziativa Unicef ‘GoBlu’ che ha previsto l’illuminazione di blu della Torre del Popolo.
Di seguito l’intervento di Claudia Travicelli.
Ieri, 20 novembre, era la “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020”. In questa data, infatti, cade l’anniversario dell’approvazione – da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – della Convenzione sui diritti dell’infanzia, che risale appunto al 20 novembre 1989. Anche l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991. Anche se l’idea ed i presupposti partono da più lontano, sin dal 1923. Ma non solo il passato che vogliamo celebrare, bensì il presente e pensare per il futuro. Trattando di questi argomenti si è indotti sovente a cadere nella retorica, chi non vorrebbe il bene dei fanciulli e degli adolescenti? Nessuno. Eppure, oggi nel mondo ancora questi diritti vengono ignorati, calpestati, disattesi. Quando parliamo di mondo pare sempre che si parli di altrove, ci vengono in mente i bambini africani denutriti, quelli del Medio Oriente sotto i bombardamenti, le tante spose bambine e le conseguenti gravidanze precoci e purtroppo tanto altro. Eppure, ci scordiamo che nel Mondo ci siamo pure noi, e sì pure noi qui ad Assisi, Umbria, Italia, Europa, Mondo. Sembra un gioco o forse una filastrocca di Gianni Rodari, che in questo anno particolare cade pure il centenario della nascita.
Passeggiando quindi per il tempo, ed avendo evocato il grandissimo “poeta dei bambini”, mi torna alla mente quando facevo parte della “Consulta Gianni Rodari” con l’allora ideatrice e responsabile, nonché amica Anna Serafini. Ben oltre tre lustri or sono. Ma di quello che avemmo a dibattere dal 2004, in tempi che rispetto ai successivi e quelli in particolare di questo annus orribilis, erano meno pesanti ed orridi per tanti versi, poco si è realizzato. La Consulta era, e lo sarebbe ancora, portatrice di istanze volte a concretizzare sul campo, anche quello istituzionale, quei diritti evocati. Producendo anche una carta per la promozione dei diritti dei Bambini, per cercare di indurre all’adozione di politiche di sostegno e di efficacia anche contro le grandi diseguaglianze sociali. Argomento che in questi ultimi tempi si è fatto più cogente.
In aggiunta alle già note diseguaglianze sociali economiche, di opportunità, di distribuzione nel territorio, tra aree rurali, periferiche e tanti altri parametri, quest’anno si è aggiunta anche la diseguaglianza all’accesso alla didattica. Che poi è la summa di tutte le altre. Mi riferisco alla ormai nota DAD, didattica a distanza, imposta dagli eventi scaturiti da questa pandemia. Qui le diseguaglianze si sono enormemente fatte sentire. Tra chi ha avuto e ha possibilità economiche, famiglie con più computer tablet e altri dispositivi, più stanze a casa, connessioni veloci e famiglie che non hanno nulla di tutto questo. Diseguaglianze tra chi aveva la connessione, e chi era in zone sprovviste. Il c.d. “Digital Divide”. Tutto ciò appunto ha diviso i ragazzi in ragazzi di seria A, B e financo C. Limitiamoci all’essenziale.
In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020, non vediamo nulla da parte del Comune di Assisi (in continua campagna elettorale), ricordiamo i tanti comunicati a proposito del 2019, quando si annunciavano i festeggiamenti per tale ricorrenza, della quale però oggi 20 novembre 2020 non troviamo nessun accenno nel sito Istituzionale del Comune (visionato alle ore 14:20), forse non meritava menzione? Oppure non se ne è voluto far menzione? Oppure stanno ancora organizzando qualcosa… da far spuntare all’ultimo minuto… come ad esempio qualche luce riparatrice nascosta… Oppure abbiamo altro a cui pensare o organizzare, sempre con i soldi pubblici. I dubbi restano, le interpretazioni pure.
In molti Comuni Italiani, umbri e anche nella vicina Bastia Umbra si è festeggiata la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2020, con manifestazioni compatibili alle restrizioni imposte, anche con dei simboli come l’illuminazione di luce azzurra di luoghi, biblioteche ed altri che riguardano i bambini e l’infanzia, messaggi dedicati e tanto altro. Vero è che stiamo attraversando un momento difficile, siamo però stufi delle mielose dichiarazioni di certi amministratori, che pensano a farsi vedere ed apparire e nulla di più. Speriamo e ci auguriamo che la prossima Amministrazione avrà altri conducenti, tutti sullo stesso livello e non con una sola personalità. Noi ce la metteremo tutta! Oggi più che mai vorremmo capire cosa ha fatto di concreto e tangibile questa Amministrazione in questi anni. Forse non avranno nulla da dire, poiché nulla è stato fatto. Negli anni e in questo periodo di grave pandemia ancora meno. Oltre alle vacue e inopportune manifestazioni in spregio alle cautele del caso, non parrebbe aver fatto nulla. Semmai ci fossimo sbagliati, qualcuno batta un colpo. Purtroppo, cari Cittadini, questa Amministrazione è perennemente in campagna elettorale ed è più interessata all’ombelico che all’orizzonte, noi ci auspichiamo in futuro di ricordare anche questa giornata con chi ne avrà le capacità e saprà alzare lo sguardo verso l’orizzonte.
A voi bambini e adolescenti, anche se un po’ diversa BUONA FESTA! Quando un uomo ha grossi problemi dovrebbe rivolgersi ad un bambino; sono loro, in un modo o nell’altro, a possedere il sogno e la libertà. – (Fëdor Dostoevskij)
Claudia Maria Travicelli
(Democratici e Popolari per Assisi)
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