Riceviamo e pubblichiamo da parte del Comitato dei Cittadini di via Protomartiri Francescani di Santa Maria degli Angeli la seguente nota sull’assemblea pubblica relativamente alle Fonderie Tacconi
“Grande successo, sala stracolma e gente in piedi, per l’assemblea pubblica “Ambiente e Salute una riflessione dopo l’incendio alle Fonderie Tacconi”, organizzata dal Comitato dei Cittadini di via Protomartiri Francescani sabato 17 novembre, ore 20.30 a Santa Maria degli Angeli, Casa Leonori. Dopo l’introduzione di Gigliola Santarelli, coordinatrice del comitato e le relazioni dell’avv. Valeria Passeri e dei dottori Giovanni Vantaggi e Carlo Romagnoli, medici di ISDE Umbria (Medici per l’Ambiente) e del Comitato Regionale Umbro Rifiuti Zero, sono intervenuti molti cittadini che hanno raccontato i problemi creati dalle fonderie Tacconi ed hanno posto varie domande ai relatori ed al sindaco Stefania Proietti intervenuta successivamente, dopo i cittadini, così come Luigino Ciotti e il Dott. Stefani dirigente dell’azienda Tacconi”.
“Nelle relazioni introduttive – è scritto nella nota – è stato posto bene in evidenza il valore del rispetto dell’ambiente in cui si vive, la democraticità dell’inquinamento che colpisce tutti indistintamente, i rischi vari per la salute, gli elementi cancerogeni dei materiali usati da aziende come le Fonderie Tacconi, per altro considerata insalubre di prima classe, che la salute ed il territorio sono beni comuni che non possono essere messi a rischio dalla logica del profitto, che la Costituzione Italiana, agli art. 32 e 41, garantisce la libertà dell’impresa privata a patto che non comprometta gli interessi del pubblico e dei cittadini. Negli interventi introduttivi, in particolare dell’avvocato del comitato Valeria Passeri, che è anche vice presidente del WWF Perugia, sono state ben evidenziate come le attività e l’ubicazione dell’azienda contrasta con molte normative urbanistiche e sanitarie e precise leggi dello Stato Italiano quali quelli riguardanti la distanza dal cimitero, quella che riguarda la distanza dalla ferrovia, la mancanza di valutazione di impatto ambientale, la destinazione residenziale di quel comparto nel PRG, le difformità dal vincolo paesaggistico, gli scarichi liquidi, i valori delle sostanze emesse con i fumi, l’assemblea di una indagine epidemiologica”.
“I cittadini nel far presente l’inquinamento dei propri pozzi, hanno chiesto quali effetti possono avere sul fisico umano (in particolare dei bambini) gli effetti delle sostanze che corrodono ben 7 strati di vernice di una macchina come si verifica in loco, chi paga i danni delle sostituzioni di materiali di attività della zona, quali ripercussioni ha il tremore nelle case vicine provocato dall’attività produttiva e dai danni vistosi creati nella struttura di alcune di esse, gli effetti dei cumuli di ceneri all’aperto posti negli spazi esterni della fabbrica, quali controlli e quale monitoraggio il pubblico ha posto in essere per salvaguardare la salute dei cittadini, bene primario, ed il cui primo responsabile è il primo cittadino”.
“Comunque – prosegue la nota sull’assemblea pubblica sulle Fonderie Tacconi è stato chiaramente detto che la soluzione è la delocalizzazione dell’azienda, chè è collocata all’interno dell’area urbana di Santa Maria degli angeli, nella città della Pace, di San Francesco Patrono dell’ecologia e città Unesco. Le contraddizioni paesaggistiche e di valori sono evidenti. La delocalizzazione non è in contrasto con la salvaguardia dell’occupazione e la continuazione dell’attività di una azienda che nessuno vuole chiudere. Certo è che i cittadini non hanno colpe e non hanno mai procurato danni all’azienda mentre è vero il contrario. Tutto questo è un problema che riguarda non solo i cittadini di via Protomartiri Francescani ma tutta Santa Maria degli Angeli e non solo perché l’inquinamento e le sostanze tossiche non hanno confini. Per questo il comitato si è presentato alla cittadinanza invitandola ad una riflessione su questi temi e sugli effetti dell’attività produttiva e le Istituzioni a fare il loro dovere di salvaguardia della salute di tutti.Preso atto che c’è una mobilitazione popolare consistente che non si fermerà qui ma produrrà altre iniziative per arrivare ad una soluzione condivisa”.
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