“I cattolici non sono di nessuno non sono né della destra né della sinistra… i cattolici sono liberi! Sono liberi perché soprattutto chi è cattolico e anche cristiano sperimenta una libertà di coscienza in cui nelle cose e nelle situazioni ci sta con la sua coscienza libera! Libera! E non va sotto la bandiera di nessuno…. ne potete trovare a destra e a sinistra di buoni cristiani e spesso hanno un ruolo e svolgono un lavoro di cucitura e di tessitura delle opposizioni, degli estremi e fanno un lavoro silente, silenzioso, quotidiano che dovrebbe essere preso ad esempio”. Lo scrive in una nota la consigliera comunale Laura Pizziconi, consigliere comunale di Assisi.
“Ho sentito che dovevo dirlo e che il Consiglio Comunale era il luogo in cui dirlo, dopo anni in cui non mi sono più riconosciuta e non mi riconosco in nessuna appartenenza politica specifica. Ogni cristiano – dice la consigliera Laura Pizziconi – è una persona incarnata nella propria storia, ‘in cammino’ dentro una relazione verticale, con Dio, e immerso in relazioni orizzontali con gli altri. Cresce e si trasforma per diventare sempre più pienamente se stesso e sempre più somigliante a Cristo: ciascuno ne riflette qualche tratto in tutto quello che è e in tutto quello che fa. Come non può esserci una persona uguale all’altra, non ci può essere un Cristiano uguale all’altro. Possiamo riconoscerlo per come la sua relazione con Dio lo porta a dare valore alla persona, a “tutte” le persone e al mondo in cui vive, a stare in relazione con gli altri ascoltando profondamente e parlando schiettamente, a dialogare con tutti rispettando la dignità di ciascuno, a donarsi, amare e perdonare, ad esercitare la propria libertà in relazione alla propria coscienza, a mostrarsi per quello che è, autentico e imperfetto ma “amato” e “amabile” pure nei suoi errori”.
“Quando usiamo il termine ‘cattolici’ dobbiamo innanzitutto capire bene quello che diciamo: I cattolici sono i cristiani che riconoscono nella Chiesa Romana e Apostolica e quindi nel Papa la guida e l’accompagnamento nella conoscenza e nell’esperienza di Dio e nel valore della Persona, e nella Dottrina Sociale della Chiesa i pilastri del proprio impegno sociale e politico. Sono molti i cattolici che permeano e animano la vita di ogni comunità, spesso in modo silenzioso e attivo, nelle associazioni e nel volontariato, nel proprio lavoro, nelle relazioni quotidiane, nelle famiglie. A volte non si vedono eppure danno molto sapore nelle realtà in cui vivono ed operano. La vita quotidiana e il proprio territorio è il primo impegno “politico” di ogni cattolico!
È per questo che molti cattolici li troviamo dentro progetti di Civismo”.
“Non mi piace l’idea che i Cattolici debbano essere messi in categorie e associati ad etichette politiche, essere essi stessi una categoria politica. Non posso accettare – scrive ancora Laura Pizziconi – che l’attenzione alla famiglia e il rispetto della vita diventino il corrispettivo per il voto dei cattolici per la Destra e l’accoglienza degli stranieri, la cura dei fragili, il lavoro, la scuola e la giustizia sociale il corrispettivo per il voto dei cattolici per la Sinistra. Innanzitutto perché questi valori non possono essere sganciati gli uni agli altri e fanno riferimento ad un unico modello antropologico nel quale si riconosce ogni cristiano. Poi, perché i valori non possono essere strumentalizzati, diventare “moneta di scambio” per il voto ma vanno usati come quadri di riferimento per una riflessione congiunta e democratica su temi concreti e rilevanti per le persone in modo da giungere ad una sintesi rispettosa di tutte le voci portatrici di bisogni, anche quelle minoritarie, cioè di coloro che non votano perché stranieri o “fragili” o “piccoli”.
È per questo che i Cattolici possono ritrovarsi con sensibilità e competenze diverse in diversi “luoghi” della politica ma essere riconoscibili per l’idea di persona che pongono alla base del loro agire quotidiano e anche “politico” e per il modo di relazionarsi e di agire politicamente, costruendo dialogo e partecipazione, integrando e ricomponendo equilibri e frammentazioni secondo i principi della Democrazia e della Costituzione. Di cattolici disposti a fare questo – conclude Laura Pizziconi – c’è molto bisogno nella politica”.
Foto di Sara Bertoni | via Unsplash
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