Pubblichiamo di seguito un intervento sulla mobilità sostenibile del territorio, a firma dell’ex assessore Francesco Mignani.
È quanto mai attuale creare una mobilità alternativa sull’intera estensione del territorio di Assisi. Trame di percorsi urbani ed extraurbani, come fili di uno splendido tappeto Kilim che prendono forma.Itinerari che si aggiungono alla viabilità tradizionale. Vie complementari che parlino di ecologia, di ambiente, di salute, ma anche di scoperta e di stupore.
La mobilità sostenibile della quale si sente tanto parlare, si affianca al recupero del verde, al riciclo, alla riqualificazione urbana e delle periferie, al risparmio del suolo, dei consumi di acqua, ad una economia green, ad una diversa concezione di mobilità urbana e ad una diversa interazione e lettura del e con il territorio, secondo criteri di accessibilità. Proiezioni future di chi ama attraversare la nostra pianura, la nostra montagna, i borghi e la città a piedi o in bicicletta e magari a cavallo (per chi può e dove si può’), in sicurezza, in modo alternativo e piacevole. L’obiettivo è quello della ricucitura tra centro e periferie, ma anche del recupero della propria dimensione umana, sincronizzando la propria corporeitá con l’ambiente tutto, per dare luogo a nuove forme di pensiero che creino nuovi modelli del vivere il quotidiano, con ricadute positive sulla socialità, sulla qualità della vita dei residenti e dei visitatori ospiti.
La proposta dunque è quella di prendere in considerazione, nel nuovo piano di riqualificazione delle vie e delle strade, l’opportunità di delineare su asfalto e su terra, piste ciclo/pedonabili tenendo conto del recupero dei marciapiedi o dei percorsi già esistenti, al fine di permetterne l’utilizzo in tutta sicurezza, superando le barriere esistenti e considerando le differenti abilità dei singoli. Una autentica rivoluzione ecologico ambientale dal forte impatto economico, sociale e culturale, dai bassi costi di realizzazione, ma di grande valore civico. Un unicum che farebbe una grande differenza in termini di attenzione al territorio e alla qualità della nostra salute.
Nel progetto anche il coinvolgimento di scuole, operatori economici, turistici, aziende, pro/loco, associazioni del volontariato e sportive. Tutti potenziali fruitori ma anche potenziali apportatori di valore. Il turismo dei cammini e il ciclo turismo, oggi si affacciano in maniera silente e continua alla verde Umbria e vede in Assisi un grande attrattore, grazie alle sue peculiarità religiose, culturali, spirituali, ambientali ed ecologiche. Un turismo che non disdegna gli aspetti del vivere, del mangiar bene e dello stare in perfetta forma. Un turismo di visitatori attenti ai particolari, introspettivo, mistico, consapevole, informato che, aggiungendosi al turismo prettamente religioso, apporta valore e qualità con una caratteristica fondamentale: quella di essere strutturato per il prolungamento della permanenza della visita.
Assisi deve cominciare un’opera di valorizzazione dell’esistente, (antichi cammini e percorsi CAI), ideando e promuovendo però anche nuove opportunità al pari di altre città d’arte italiane la cui organizzazione verso una mobilità sostenibile è di gran lunga sperimentata. Nonostante le promesse, Il nostro ritardo è davvero considerevole. Sono già attivi i cantieri di rifacimento delle strade (del resto siamo alla vigilia elettorale), occorre dunque procedere non solo alla riparazione di buche ed asfalto, ma anche alla progettazione e alla realizzazione di idee innovative, che aumentino l’offerta dei servizi e che di straordinario devono avere innanzi tutto il minimo impatto ambientale, la sicurezza e la semplicità.
Per fare questo occorre perseguire il messaggio di colui che a piedi, da questa città ha varcato montagne e pianure per arrivare al cuore della gente. Identificare questa idea con un connotato ben preciso dandole una denominazione “Sui passi di Francesco”, consentirebbe di preservare la nostra terra, di sfruttarne al meglio le risorse, nel rispetto della sua integrità, di mantenere intatta la sua identità, la sua storia e la sua tradizione, mostrandola al mondo non solo in chiave esistenziale, esperienziale ma anche economico/turistica.
Francesco Mignani, già assessore del Comune Di Assisi.
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