Riceviamo e pubblichiamo una serie di interventi di Paolo Ansideri, con cui si spera di innescare un dibattito su alcuni punti della vita culturale e sociale della città. La redazione di AssisiNews ricorda di essere aperta a qualsiasi contributo. Qui l’intervento precedente.
“Per ragioni di sintesi non posso qui che accennare ad alcuni temi che costituiscono il significato del titolo sopra esposto e che sono più approfonditamente trattati nel documento “Dal dossier Assisi al progetto Assisi” e nell’altro che si sta approntando e che riguarderà i dettagli operativi”.
Formazione ad Assisi
“Una ricognizione sommaria dell’esistente – scrive Paolo Ansideri – già segnala in città la presenza di altro, oltre quanto citato nel documento vicariale (Unipg: economia del turismo, preparazione ecclesiastica, studi francescani): In ambito universitario il master di II livello sulle Smart cities dell’Università degli Studi di Perugia. In ambito privato scuola di lingua italiana accreditata dal Miur (Accademia di Lingua Italiana) Corsi specialistici gestiti dalla Cittadella Cristiana (arteterapia, studi cristiani ecc..), corsi privati di musica (Resonars), teatro (Piccolo Teatro degli instabili), summer school di vario genere, musica, yoga, cultura. Una più attenta esplorazione del fenomeno, condotta con criteri professionale, potrebbe portare a scoprire che l’insieme di tutto questo già costituisce di per sé un compatto elemento che portato all’evidenza mediatica potrebbe avere anche una valenza di incremento turistico o di attrazione regionale.
“Ma su questo è possibile a mio parere esplorare altre strade in parte già iniziate. Recentemente, come emanazione del Cortile di Francesco, il Sacro Convento – ricorda Paolo Ansideri – ha organizzato corsi di formazione per architetti, ingegneri e geometri, con tanto di crediti formativi, sul tema della ricostruzione post-sismica dimostrando nei fatti come anche un ente religioso possa affrancarsi dalla mistica francescana entrando in pieno nelle tematiche del nostro tempo. L’humus storico-culturale di cui si enfatizza la sola valenza estatico-contemplativa è l’ambito artistico. Se è vero, come è vero, che Giotto è pietra miliare per l’arte occidentale bisognerà, ad esempio, prendere in seria considerazione il fatto che molti degli studenti cinesi che vengono ad Assisi per imparare l’italiano, una volta acquisito il titolo, si iscrivono ad accademie d’arte”.
“Vi è sicuramente una predisposizione, connaturata nel sito patrimonio Unesco, per il filone delle arti su cui si può ragionare (progetti sono già in elaborazione) per percorrere sia la via della formazione, ma anche della produzione artistica con aspirazioni di valenza internazionale.
Il cantico delle creature, non è solo inno al creato, è anche un importante documento per la storia della letteratura italiana.. filone linguistico-letterario… Ma non necessariamente – secondo Paolo Ansideri – si deve sviluppare solo quello che è in nuce. Si può implementare qualcosa di apparentemente avulso dal contesto, ma paradossalmente legato a “luoghi francescani”: la gemellata San Fransisco e dintorni sono sede di tre università ai primi posti del World Universties Ranking 2016: Stanford University, Palo Alto al 2°, il California Institute of Technology al 5° e la University of California, Berkeley al 28°. La Silicon Valley è il cuore dell’economia digitale mondiale, lì hanno la loro sede le più importanti aziende del settore dell’ICT”.
Sarà forse più lungimirante – scrive ancora Paolo Ansideri – rifondare il gemellaggio ripartendo proprio da queste tematiche piuttosto che ripetere i rituali della pace e dell’ambiente o le altrove già sfruttate vie del Jazz? Penso a master o summer school su ICT (Information and Communication Tecnology), su cui si è già raccolto formale interesse da parte di settori del mondo accademico locale. La dimensione dell’aspettativa internazionale sul luogo Assisi, in virtù dei fatti storici descritti, consente di ipotizzare che la formazione e produzione culturale possano facilmente attingere alle massime competenze internazionali chiamate ad eventuali docenze o ricerche specifiche, che andrebbero ad aggiungersi ad eventuali iniziative degli atenei o istituzioni locali e nazionali. La possibilità cioè che le attività citate possano svolgersi su livelli di specializzazione e ricerca extrauniversitaria, di caratura internazionale, non sembra qui così remota. Ci è già capitato di trovare il consenso su alcuni ipotesi da parte di importanti intellettuali europei.
Non posso qui ulteriormente addentrarmi in particolari – dice Paolo Ansideri – ma citerò in maniera elencativa solo alcune iniziative ed ambiti di intervento di valenza locale (nell’intenzione di rivedere l’assetto dell’ambiente culturale più volte citato) o di valenza superiore.
• Censimento e possibile documentazione delle emergenze culturali e paesaggistiche di rilievo del territorio, siano esse costituite da beni culturali, naturali, sociali o di storia, costume, tradizioni e memoria locale.
• Attivazione di filoni del turismo monotematico (naturalistico nei diversi settori di interesse in cui si suddivide, architettura contemporanea e rurale, bibliofilia, esperienziale ecc..).
• Gemellaggi: sviluppo di quelli esistenti con il maggior tasso di profitto culturale, sociale o economico (vedi esempio fatto di San Francisco), attivazione di nuovi gemellaggi verso Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e verso la Cina, secondo gli stessi criteri sopra citati.
• Assisi come città di riferimento per le maggiori ricorrenze culturali annuali: Unesco, Mibact, Miur, regionale ecc..
• Assisi per l’arte contemporanea:
ripensamento dei non luoghi come possibili contenitori di arte contemporanea come i parcheggi coperti (vedi metropolitana di Napoli) o l’ex distributore di via Madonna dell’Ulivo (proposta già avanzata ad Eni da parte del sindaco Proietti).
ripensamento dei contenitori storici non utilizzati come contenitori d’arte (Rocca Maggiore) o atelier e scuole periodiche e cicliche di grandi artisti internazionali (Monte Frumentario).
• Formazione ad Assisi :
Summer school su ICT con l’aiuto della città di San Francisco e in collaborazione con Unipg
Ciclo breve di lezioni specialistiche e multidisciplinari a titolo sperimentale con gli ospiti delle grandi manifestazioni
Programma di vacanze studio in collaborazione con strutture ricettive ed in analogia con le vacanze esperienziali
Cultura e formazione delle comunità non italofone residenti nel territorio, per la continuità linguistica e la valorizzazione della cultura d’origine
Iniziative per la facilitazione dello scambio linguistico tra gli studenti residenti e quelli di provenienza straniera accumunati dalla necessità di apprendimento della reciproca lingua.
Presentazione delle tesi di laurea degli studenti universitari residenti ad Assisi con iscrizione a qualsiasi ateneo umbro o non.
Commissionare tesi di laurea, studi e concorsi di idee su tematiche di interesse del comune di Assisi e relativa pubblica presentazione.
In questo scenario gli eventi possono, qualche volta, rappresentare il moto propulsore e acceleratore del processo o il naturale epilogo.
Gli articoli precedenti sono pubblicati in www.oicosriflessioni.it con il titolo “Assisi nel tempo presente. Versione Assisi” Il prossimo e ultimo articolo di Paolo Ansideri si intitola “Quasi sempre si varano iniziative senza prima dichiararne i benefici attesi”.
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