A proposito di turismo e di guadagni mancati, riceviamo e pubblichiamo un intervento di Mauro Loreti.
“Sento parlare di guadagni mancati, di turismo che non spende, di esigenza di rilancio dell’economia della nostra città, e per questo ognuno è autorizzato ad esporre idee, strategie finanziarie, e indicare eventi e percorsi risolutivi a questo vitale problema. È giusto, ognuno ha il diritto di vivere del suo onesto lavoro! Ma la verità del mancato guadagno ad Assisi non va ricercata nello scarso effetto delle iniziative per richiamare più turisti a stazionare in città, iniziative che, pur costando, si dimostrano appunto non risolutive. Invece va ricercata unicamente nell’allontanamento di noi Assisani da Dio. La verità è che Assisi è una città scelta da Dio, una sua perla preziosa, e se gli Assisani non torneranno a rispettare profondamente la storia di questa città e i veri protagonisti e fautori di questa storia, non troverà più pace, e non basteranno neanche il doppio dei guadagni a renderla serena. Mille e mille sono le città medievali, molte forse più caratteristiche di Assisi, ma nessuna di loro ha la storia che ha Assisi. La storia, come dice una famosa canzone, la fanno gli uomini; e gli uomini e le donne di Assisi che hanno fatto la storia si chiamano San Vetturino, San Savino, San Rufino, San Francesco, Santa Chiara, Sant’Agnese, Beata Amata de Corano, Beata Benedetta, Beato Berengario, Beata Cristiana, Beato Egidio, San Vitale, ed altri del genere. Assisi è unica per questo solo motivo, perché Dio le ha dato una vocazione celeste, e se non rispettiamo questa chiamata e non torniamo a ossequiare i nostri padri, i veri padri della nostra storia, con ringraziamenti, proposte e preghiere provenienti dal cuore, il nostro lavoro sarà sempre più sterile e ci perderemo in mille rivoli di azioni di vita falsa e insipida. La nostra esistenza è così breve!! 80-100 anni, nei casi migliori. Rispetto a ciò, soltanto il nostro piccolo pianeta ha circa 5 miliardi di anni, pur disperso come è nell’infinità dell’Universo. Pensate, per fare un miliardo di anni ci vogliono mille milioni di anni. Cifre spaventose, che non entrano neanche nella nostra piccola testa. Cosa volete che siano i nostri 80-100 anni nella storia del mondo!? Bravi, nulla!! Noi passeremo presto, il disegno di Dio rimane intatto. Dobbiamo avere, in questi pochi anni che abbiamo, l’umiltà e la prontezza di afferrarne la dinamica, si, nel luogo in cui ci è stato concesso di vivere, per essere felici, così come è riuscito a fare il nostro illustre concittadino “Checco Matto”, frate Francesco, nostro fratello, ed Altri come detto. Non è sufficiente che la nostra città sia piena dei fratelli frati, sorelle suore e alti prelati. È il popolo di Dio, quello delle botteghe, dei bar, degli alberghi, dei ristoranti, ecc., che necessita di conversione; forse questi nostri concittadini religiosi possono darci una mano, ma Dio vuole il nostro cuore, senza finzioni e tentennamenti. Mentre ci arrabattiamo e sudiamo dalla mattina alla sera per qualche euro in più, le offese alla verità e le bestemmie da parte nostra, sono tante e variegate. Pensateci, anche i semplici gesti non sono rispettosi della Santità della città. Se torneremo a Dio e onoreremo profondamente i Santi uomini e donne che sono nati dalle viscere della nostra città, allora sicuramente anche gli affari torneranno a crescere. Dio certo è felice del nostro benessere ed è pronto a benedirlo nella verità, infatti ogni operario è degno della sua mercede (Lc 10, 7). Mauro Loreti”.
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