Da Umberto Rinaldi riceviamo una riflessione, ispirata dai piccioni, dal titolo: “San Francesco quest’anno per la predica agli uccelli ne avrà qualcuno in meno”.
“Avete presente i piccioni, quelli che insozzano strade e vicoli e che quando meno te l’aspetti ti bombardano dall’alto? Sì, proprio questi volatili che dicono siano una delle specie più antiche venute al mondo e che resistono ai mutamenti e agli sforzi inutili di ogni amministrazione di allontanarli dalla città. Perché loro hanno una resistenza incredibile a non capire quell’igiene del nostro vivere civile, noi umani che non sporchiamo alcunché… e stiamo attenti a mantenere il nostro habitat nell’assoluto rispetto… noi che siamo per la raccolta intelligente dei nostri rifiuti.
Insomma arrivo al dunque. Ad Assisi, in vicolo Rocchi, quel vicoletto che solo pochi percorrono e in fondo si innesta in via Quintavalle, un mesetto fa una coppia di questi piccioni (assoluta fedeltà per tutta la vita) negli anfratti delle antiche mura mettono al mondo i figlioletti, che appena nati sono di un brutto che solo i genitori li trovano stupendi. Appena possono li liberano dal nido perché affrontino il loro destino e imparino da soli a cercare cibo.
Passo e ripasso per vicolo Rocchi e dentro di me mi ripeto l’ovvietà che tutti dicono: ma guarda che scacacciamento! Però quei piccioncini a terra, fermi e inesperti di quanto gli tocca per vivere alla fine fanno una gran pena: sono tre, uno dei quali già più esperto del vivere e ti corre incontro sperando chissà cosa? Qualche briciola? Che io sminuzzo dal pane appena comprato. Gli altri due strillano solo e corrono intorno al più esperto aprendo il becco.
Mi torna alla mente quel che faceva mio suocero Maceo che riempiva casa di tutti questi nati e potete immaginare il poi. Ma si sa, gli artisti poeti o profeti! Ed io, ricordandolo…, ripasso di sera per vicolo Rocchi e trovo a terra un’immagine di grande tenerezza e insegnamento per noi umani: il più esperto riscalda sotto le sue ali gli altri due, un gruppo d’amore che solo un grande artista saprebbe comporre! E si fanno accarezzare mentre a me si inumidisce lo sguardo. Questa mattina sono ripassato in vicolo Rocchi portando chicchi di grano. C’era solo quello più esperto, gli altri due erano schiacciati là sotto, in via Quintavalle dove sfrecciano incuranti le nostre auto. Confesso che questi poveri insignificanti maltrattati scacciati ecc. piccioncini mi hanno rinfrescato l’insegnamento francescano, perché ho meglio compreso che quella “pace” di Assisi si costruisce iniziando dalle piccole azioni.
© Riproduzione riservata