Il titolo di “Bartocciata dell’anno 2020” è andato alla serie di spiritose quartine scritte dagli alunni classi seconde medie dell’I.C. Assisi 3 di Petrignano. A sceglierla, nel corso della Gara di Bartocciate che si è svolta sabato scorso a Ponte d’Oddi, è stato il pubblico che, colpito dalla freschezza e dalla spontaneità dei testi, ha voluto incoraggiare la partecipazione delle nuove generazioni alla tradizione satirica del Bartoccio. Sabato 22 febbraio, alle 16,30 alla Sala dei Notari, gli alunni di Petrignano riceveranno il meritato premio per la Bartocciata dell’anno 2020, la targa del Bartoccio.
Il Bartoccio – spiega il sito della Regione – rappresenta il tipo burlesco del villano, benestante ma rozzo, ignorante ma furbo, caratterizzato da grassa convivialità e da un forte accento dialettale. Creata nel Seicento tra i personaggi della Commedia dell’Arte, la maschera proviene dal mondo rurale, esattamente dal Pian del Tevere, ossia dal territorio compreso tra San Martino in Campo e Torgiano, un’area molto fertile già nel ‘600.
Con la sua tipica giacca verde, il suo gilet rosso porpora e i suoi calzoni di velluto scuro, ogni anno a carnevale entra trionfalmente a Perugia da Porta San Pietro a bordo di un carro addobbato trainato da buoi da dove suona, balla e canta insieme alla moglie Rosa osservando quello che accade nel mondo urbano e gettando in mezzo alla folla fogli contenenti le “bartocciate”, satire e attacchi politici su tasse, governo, debiti, soprusi dei potenti, vizi di società e politica, simili alle pasquinate romane. Salire sul carro del Bartoccio vuol dire partecipare alla tipica atmosfera carnevalesca perugina, fatta di divertimento e satira, allegria e sarcasmo, senza abbandonare mai del tutto la caratteristica musoneria, la diffidenza verso il potere e i suoi trucchi.
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