Momenti speciali all’Istituto Comprensivo per Ciechi di Assisi per il nuovo Erasmus dal titolo Contemporary Art for Special Artisans, acronimo casa, che a gennaio ha portato gli studenti, i loro genitori e gli insegnanti a Manisa, in Turchia, per incontrare una scuola per bisogni speciali ben organizzata con uno sguardo verso il futuro; incontrati anche i rappresentanti di Spagna e Danimarca, poi arrivati ad Assisi ad aprile, non prima che a marzo la scuola assisana volasse nella scuola spagnola alle Gran Canarie e poi ancora a maggio in Danimarca.
“Viaggiare è sempre un’opportunità importante – spiega la docente Antonella Brunacci – ma muoversi per conoscere realtà educative didattiche di altri paesi è una sfida che vuole motivare e superare barriere e stimolare e ricercare nuove idee e possibilità per tutti ma specialmente per i nostri ragazzi unici speciali e irripetibili e per le loro famiglie che ne hanno diritto assoluto. M. e A., con le loro mamme curiose ansiose piene di aspettative, hanno condiviso a gennaio questa avventura di Contemporary Art for Special Artisans, sorprendendosi nel volo Roma – Istanbul – Izmir, incontrando e lavorando con i ragazzi turchi, spagnoli e danesi in laboratori di scultura, arte e manipolazione, ballando, cantando e mangiando cibi diversi e avvicinandosi ad usi e costumi inusuali per loro. La lingua filtro è stata ed è l’inglese, ma il filo conduttore del progetto è l’empatia, la partecipazione, rispetto, l’attesa, il silenzio e l’ascolto… insomma l’altro di ogni paese”.
“Noi – aggiunge Brunacci – non parliamo solo di inclusione, noi la facciamo ela importiamo e diamo molto di più di quanto riceviamo. Vedere A. che interagiva nella moschea e nel bazar di Izmir e M. che era felice camminando sulle vie a ciottolate di Efeso abbracciando una compagna danese è pura gioia. E vedere le mamme che trovano velocemente le soluzioni ai piccoli problemi della quotidianità in un paese dove approdano per la prima volta è l’apprendimento che è necessario alla vita di tutti ma in particolare dei nostri alunni. Con questo nostro progetto Erasmus – che è il terzo per la scuola ma ci auguriamo sia solo una tappa di un lungo cammino attraverso e dentro le scuole europee, noi vorremmo aprire ovunque i varchi del riconoscimento e del valore della disabilità nella società educativa e nella vita di tutti. Grazie a tutti voi – la conclusione della nota sul Contemporary Art for Special Artisans – per insegnarci ad osservare e a rendere tutto migliore per tutti”.
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