Alla “settimana flessibile” del Liceo Properzio di Assisi ha partecipato anche la Protezione Civile di Assisi. Dopo aver spiegato come funziona il sistema di protezione Civile Nazionale, Regionale e Comunale, il Piano Comunale di Protezione Civile, il compito dei Volontari, la Prociv assisana ha dato dimostrazione di come si monta una tenda P.I.88. “L’interesse suscitato dagli studenti, dimostra che abbiamo fatto un ottimo lavoro, preparato in ogni dettaglio. Ringrazio di cuore tutti, a iniziare dai docenti che ci hanno coinvolto come la professoressa Rosalba Serra, con cui ho cui ho tenuto i rapporti , il Sindaco Stefania Proietti che sempre ci sostiene e ci supporta e non ultimi i Volontari che hanno contribuito e partecipato”, spiega Gabriele Valecchi.
Eraldo Martelli, tra i fondatori del Gruppo di Protezione Civile di Assisi, ha spiegato ai ragazzi quali comportamenti adottare quando si verificano le calamità naturali, dai terremoti alle alluvioni tanto per fare qualche esempio, sottolineando l’importanza della formazione per diffondere il più possibile la linea della prevenzione. Il sindaco Stefania Proietti, nell’apprezzare l’iniziativa di coinvolgimento degli studenti, ha spiegato il funzionamento del Gruppo in relazione al lavoro dell’amministrazione.
“È di fondamentale supporto nell’aiutare il sindaco e gli uffici comunali ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza sul territorio comunale. Lo vediamo in questi giorni per la diffusione del covid-19 (coronavirus) perché è una struttura che, con altissima professionalità e abnegazione, se pur a titolo gratuito, si mette rapidamente a disposizione dell’amministrazione per tutelare l’incolumità pubblica”, dice Proietti.
A proposito della “lezione” speciale nella classe, il sindaco si è complimentato con la preside dell’istituto Francesca Alunni, i docenti e il responsabile del Gruppo comunale Prociv Valecchi “perché oggi più di ieri è urgente coinvolgere i giovani: dobbiamo dare gli strumenti della prevenzione, investendo su di loro possiamo sperare di costruire un Paese più consapevole e responsabile sui temi dei rischi”.
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