Come anticipato sabato, pubblichiamo uno “speciale meteo inverno 2019” della rubrica meteo di Luca Tiberti su AssisiNews.
“Buona domenica sera e buon inizio di settimana a tutti, eccoci giunti all’appuntamento che vi avevo promesso qualche giorno fa e che credo possa esservi di grande aiuto nel comprendere meglio l’evoluzione del tempo che sta facendo e che farà durante questo inverno 2019. La terra, questo importante elemento nel quale viviamo, è formata per circa il 70% da acqua e per il restante 30% da terra, è perciò fondamentale ai fini dello studio e della comprensione di tanti fenomeni meteo-climatici tenere conto di quegli enormi specchi d’acqua chiamati oceani che, con i loro periodici riscaldamenti o raffreddamenti, sono in grado di modificare talvolta anche in modo netto la circolazione generale dell’atmosfera.
Bene, i fenomeni climatici del NINO e della NINA rappresentano rispettivamente questi riscaldamenti e raffreddamenti di cui sopra. Mentre vi scrivo – dice Tiberti a proposito dell’inverno 2019 – è già in atto una evidente fase di raffreddamento delle acque della porzione di oceano Pacifico (animazione) che va dalle coste del sud-America addentrandosi in direzione del cuore dell’oceano Pacifico, nel corso di questo inverno avremo a che fare perciò con la NINA che potrebbe addirittura divenire NINA STRONG, questo lo capiremo entro fine Ottobre, una cosa è certa però sarà inverno in Europa targato NINA. (Continua dopo la foto)
Attraverso l’immagine 1 potete notare una suddivisione dell’oceano Pacifico in 4 macroaree
(NINO 4, NINO 3, NINO 3.4 ed infine NINO 1+2), ve le spiego ora nel dettaglio.
Nino 4 – area dell’oceano pacifico più interna e prossima quasi all’Australia
Nino 3.4 – l’area considerando sempre l’Australia come punto di riferimento più verso destra che si estende fin quasi al centro dell’oceano
Nino 3 – l’area che va dal cuore dell’oceano più in direzione del sud-America
Nino 1+2 – l’area dell’oceano che si estende fino alle coste dell’America latina (l’area per noi di maggiore interesse quando si parla di NINO e NINA). Proprio questo settore come potete notare, sia attraverso l’immagine animata che attraverso il quarto grafico dell’immagine 2, quello che si trova più in basso insomma, è evidente una chiara tendenza al raffreddamento che step dopo step si fa sempre più evidente con la colorazione blu sul grafico che negli ultimi mesi si sta affermando in modo sempre più netto (fenomeno della NINA). (Continua dopo l’immagine)
“Bene, la NINA per l’Europa e la nostra Italia significa più freddo a differenza del fenomeno contrario del NINO che avete potuto notare anche nell’ultima estate significa invece più caldo, due diverse situazioni che vanno a modificare in modo rilevante tutta la circolazione generale dell’atmosfera.
Queste poche righe – dice Tiberti – spero possano essere state per voi utili a farvi avere un quadro più chiaro di ciò che è la NINA e la sua forte influenza sul clima della nostra Italia, per questo inverno infatti si prevede una sua fase moderata forse addirittura forte, lo vedremo entro fine Ottobre (NINA STRONG in linguaggio tecnico). Dunque, e concludo, lecito attendersi un inverno 2019 con clima più freddo del normale in tutta Europa e anche più nevoso e con diverse discese di aria fredda dal Polo Nord e dalla Russia verso di noi”.
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