Dopo la lettera inviata dal centrodestra assisano al sindaco di Assisi che chiede la diminuzione dell’Imu per commercianti ed artigiani, anche ad Api Umbria – Associazione per le Imprese dell’Umbria interviene sul tema, chiedendo di ridurre l’Imu per artigiani e commercianti: “Fin dalla sua ideazione e costituzione Api – si legge in una nota – ha sempre ribadito di pensare e progettare la sue attività di supporto e rappresentanza delle imprese associate, al di fuori della “Politica” segnatamente espressa dai partiti, in quanto lontana anni luce dalle reali condizioni delle micro e piccole imprese dei nostri territori. La fortissima crisi economica e sociale di questi ultimi 10 anni ha rimarcato, qualora necessario, la netta differenza esistente tra il mondo reale (imprese, cittadini, giovani, anziani) e quello virtuale. Non passa giorno – continua Api Umbria – che aziende a noi associate sottolineano la difficoltà di proseguire le proprie attività, sempre più preoccupate di indebitarsi per una crisi economica che in Italia non vuole concludersi e dove il Governo non è mai stato pronto a studiare provvedimenti seri a favore delle imprese e del lavoro.
In tutto questo buio però leggiamo che qualcuno, almeno per il Comune di Assisi, si pone il problema delle tasse (IMU) sulle imprese artigianali e commerciali e ne denuncia le incongruità rispetto ad altre attività. Nello specifico, letta la nota inviataci dai Consiglieri Comunali Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Moreno Fortini, Api Umbria – Associazione per le imprese dell’Umbria, ritiene coerente la richiesta dei tre Consiglieri di diminuire, così come già avviene per gli albergatori, l’aliquota dell’IMU per artigiani e commercianti portandola dallo 0,86% allo 0,76%.
Alla luce di quanto sopra – conclude la nota di Api Umbria – chiediamo al Sindaco di Assisi di mettere le imprese locali, qualunque siano le attività svolte, sul medesimo livello visto che l’economia di un territorio sarà sempre trasversale rispetto alle attività presenti”.
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