L’ordine del giorno promosso dal Partito Democratico di Assisi e portato in seduta consiliare a firma di tutte le forze di maggioranza contro il DDL “Calderoli” sull’autonomia differenziata è stato approvato durante la seduta del 24 luglio. Lo segnala una nota dello stesso Pd assisano, ricordando che “Il DDL sull’autonomia differenziata, come concepita dal governo, ha incontrato la forte opposizione delle minoranze in Parlamento e ancora oggi è oggetto di discussione all’interno della maggioranza a causa di posizioni controverse”.
“Le Regioni, grazie all’autonomia differenziata, potranno gestire autonomamente alcuni servizi pubblici che oggi vengono declinati su scala nazionale, contando sulle tasse dei propri cittadini invece di permettere a questo imposte di confluire verso lo Stato come accade ora. Un disegno di legge che – sostengono i dem assisani – finirebbe per penalizzare gravemente quelle regioni più deboli su ambiti cruciali come sanità, trasporti, tasse e scuola, solo per citarne alcuni, aumentando quei divari economici e socioculturali che sono già decisamente marcati nel nostro paese. Non è un caso se tra i 25 ministri che hanno votato il ddl solamente 5 provengono dal sud o dalle isole. Sicuramente le regioni più ricche ne gioverebbero potendo contare su maggiori entrate ma quelle regioni e territori che non godono di quello stesso status si troverebbero di fronte ad un sicuro peggioramento dei servizi sopra citati”.
“La nostra Umbria, che già oggi versa su una bruttissima china in ambito sanitario (il Corriere dell’Umbria titolava il 21 luglio 2023 “Diritto alla salute a rischio” riprendendo un’affermazione della Corte dei Conti in riferimento alla situazione della sanità regionale), non riuscirà a reggere il passo delle Regioni più virtuose finendo per non poter più garantire un livello adeguato di servizi. È fondamentale – secondo il Pd di Assisi – che tutte le istituzioni a livello regionale e nazionale si contrappongano a questo disegno di legge. Anche la Provincia di Perugia ha votato questo ordine del giorno e tantissimi altri comuni umbri hanno fatto lo stesso, in alcuni casi all’unanimità (quindi anche col voto del centrodestra). Il fronte del “no” al DDL Calderoli si allarga sempre di più”.
“Per concludere c’è da fare un appunto. L’ordine del giorno ad Assisi è stato approvato col solo voto contrario dell’unico consigliere di opposizione rimasto in aula. La morìa di consiglieri di minoranza durante le mozioni o gli ordini del giorno portati in discussione dalla maggioranza – segnalano i dem – è diventata una spiacevole usualità. Un segno che rappresenta non tanto una mancanza di rispetto nei confronti della maggioranza, quanto nei confronti dei cittadini che potrebbero essere interessati di conoscere la posizione di tutte le forze politiche in Consiglio su temi delicati e decisamente importanti (oltre all’autonomia differenziata vedi reddito alimentare o comunità energetiche)”.
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