I consiglieri di Uniti per Assisi Antonio Lunghi e Ivano Bocchini hanno presentato una mozione, da discutere nel prossimo consiglio comunale, sulla predisposizione ed approvazione di un “Regolamento sull’amministrazione condivisa dei Beni Comuni”.
Tale proposta – è scritto in una nota – è nata da un incontro con il prof. Luca Castelli su “Democrazia locale, sussidiarietà e partecipazione” svoltosi all’interno della scuola di formazione politica G. Toniolo. Luca Castelli ha svolto un excursus sul tema della sussidiarietà concludendo che l’Amministrazione Comunale è la realtà istituzionale ove questo principio può trovare la sua attuazione più efficace. Favorire i cittadini che si impegnano in attività di interesse generale costituisce una delle sfide più interessanti della politica. Questo è vero soprattutto oggi ove le risorse dello Stato sono sempre più limitate ed incapaci di dare delle risposte ai mille problemi e drammi che ci attanagliano quotidianamente. Esistono delle esperienze in Italia in tal senso. Per esempio nel sito LABSUS è possibile trovare un’ampia casistica delle esperienze sul tema della cittadinanza attiva.
“Per questo – aggiungono i due consiglieri di Uniti per Assisi – noi proponiamo di redigere un Regolamento sull’Amministrazione Condivisa dei Beni Comuni che costituisce lo strumento privilegiato per attuare il principio di sussidiarietà nell’Amministrazione Comunale. Vorremmo ricordare una direttiva approvata il 12 febbraio 2015 “modalità di concessione e/o locazione di beni immobili di proprietà del Comune”, in cui venivano regolamentate le modalità di concessione di beni immobili di proprietà del Comune. Con questo atto amministrativo siamo riusciti a concedere locali di proprietà pubblica, stipulando regolari contratti che hanno come contropartita non del denaro ma una prestazione sociale di servizio. E questo senza venir meno al principio di pubblico interesse. Con questo Regolamento il Comune di Assisi ha concesso locali: all’l’Emporio Sette Ceste in S. Maria degli Angeli, all’Associazione ANGSA nei locali ex ICAP e risolto l’annoso problema delle sedi della Parte de Sotto e de Sopra. Ciò significa – conclude la nota – che predisporre questo strumento non è tempo perso ma costituisce la modalità operativa per valorizzare tutto quel mondo del volontariato che è vivo e vivace nel nostro Comune.
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