Emidio Fioroni boccia il bilancio 2017 stilato dalla giunta Proietti: “Ad Assisi anche nel 2017 avremo le tasse più alte dell’Umbria. I principali gravami sulle tasche dei cittadini riguardano gli immobili e la nettezza urbana. In totale pagheremo ben quindici milioni e mezzo di euro, che mal contati corrispondono a quasi trentuno miliardi delle vecchie lire. Ogni cittadino, bambini compresi, pagherà quasi 550 euro. Ciascuno faccia i propri calcoli”.
Per Fioroni, il bilancio 2017 non porta nessun cambiamento rispetto al passato, “In primo luogo – sostiene – perché le imposte sui fabbricati (IMU e TARES) ad Assisi sono le più elevate dell’Umbria e forse d’Italia. Infatti il nostro comune è primo in Umbria per la gravosità delle rendite catastali stabilite nel lontano 1990. Su questo l’attuale amministrazione non può intervenire. Può invece diminuire le imposte sugli immobili abbassando le aliquote che si applicano sulle rendite catastali per calcolare IMU e TARES e non applicando un’aliquota massima del 10,6 ‰! Anche la spesa per la nettezza urbana è eccessiva, a causa di un contratto firmato dall’amministrazione Ricci-Lunghi in modo superficiale con prezzi troppo alti perché stabiliti di fatto in regime di monopolio da Perugia per singoli servizi. Un contratto simile a quello di Bastia sarebbe stato molto più vantaggioso per il nostro Comune. Ne concludiamo che ad Assisi si paga una spesa elevata per un servizio di qualità inferiore a quella degli anni precedenti: paghiamo di più e i rifiuti vengono raccolti con minore frequenza, come testimoniano le nostre case ridotte a piccole discariche private!”
Sempre a proposito di bilancio 2017, Fioroni spiega che che “Soprattutto in questo momento di crescente difficoltà delle famiglie ci si sarebbe aspettato ben altro dalla nuova amministrazione, che si proclama attenta ai problemi della gente: si poteva operare una revisione dell’aliquota massima del 10,6‰ sulle già troppo elevate rendite catastali e al contempo diminuire la tassa per la nettezza urbana. Questo avrebbe comportato un decremento delle entrate a cui far seguire una diminuzione delle spese del Comune. Dove tagliare? Bastava una bella sforbiciata alle spese di rappresentanza e per manifestazioni, per lo più utilizzate per sceneggiate e passerelle personali e, nel contempo, andare alla ricerca di finanziamenti extratributari, com’è stato fatto in passato con l’amministrazione Bartolini. Questo costa fatica e occorrono le capacità per farlo; è più facile mettere le mani in tasca ai cittadini. Tuttavia – sostiene i lconsigliere di minoranza – diminuire le tasse oggi è un obbligo morale, visto che molte famiglie sono provate da anni di crisi economica. Il nostro territorio ha perso tanti posti di lavoro e ora anche il comparto turistico soffre terribilmente per le conseguenze del terremoto. Con questo bilancio 2017 la sindaca Proietti e la sua giunta peggiorano una situazione già molto grave”.
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