Il bonus cultura (500 euro ai diciottenni) varato con la legge di stabilità di fine 2015 dopo dieci mesi è ancora una chimera, o un miraggio: lo denuncia l’assessore Claudia Travicelli, secondo cui “Ad oggi è ancora tecnicamente impossibile per i 574 mila ragazzi italiani (e i 242 giovani di Assisi), che compiono 18 anni accedere al sito www.18app.it, il marketplace virtuale su cui si possono acquistare libri, cd, biglietti per cinema e teatro, ingressi a musei”.
La procedura per poter accedere al bonus cultura, infatti, non consente in pratica di ottenere da uno dei quattro provider di identità digitali accreditati (Poste, Tim, Infocert e Sielte) le credenziali Spid, il sistema pubblico di identità digitale previsto dal governo come modalità di accesso ai servizi online della pubblica amministrazione), poiché ancora in attesa da parte del governo di maggiori disposizioni. Ad oggi, dopo i ritardi di avvio della procedura del bonus cultura, il sito ad hoc online è servito soltanto a raccogliere le adesioni degli esercenti, per cui i ragazzi destinatari del bonus, senza “Spid” non possono né ottenere né spendere il bonus cultura.
Per Travicelli, si tratta di uno stop che “comporta problemi anche alle istituzioni locali, come gli assessorati alle Politiche Scolastiche ed Educative e ai Servizi Sociali dei Comuni, che vengono contattati quotidianamente per dei chiarimenti che non possono essere dati. Sul bonus cultura – conclude l’assessore – mi farò promotrice di una istanza ai parlamentari umbri, per sensibilizzarli al problema e per addivenire ad una rapida soluzione del problema”.
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