“C’è chi crede e chi non crede, io Credo. Il Signore vede e provvede. Per il momento non voglio aggiungere altro, grazie a tutti per la vicinanza, siete tantissimi”. Dopo 24 ore di silenzio con i suoi amici virtuali, Claudia Travicelli torna a farsi sentire su Facebook, ringraziando per gli attestati di solidarietà all’indomani delle sue dimissioni. (Nella foto, l’abbraccio Travicelli-Proietti il giorno della nomina ad assessore).
L’ex assessore ha fatto già trapelare la sua verità e lanciato sospetti sulla tempistica del suo addio: incontro con il sindaco a mezzogiorno e mezzo, dimissioni protocollate alle 13.02, mezz’ora dopo l’annuncio della new entry Italo Rota. E laddove nella lettera di “dimissioni irrevocabili” si citano “circostanze che non mi consentono di assolvere serenamente e nel migliore dei modi l’incarico assegnatomi”, Claudia Travicelli ricorda che, ancora giovedì mattina, stava lavorando per la palestra della scuola Fiumi, non proprio un segnale di impedimenti personali. “Ma per come sono andate le cose sono veramente rimasta male: mi fidavo del sindaco, è stata lei che mi ha chiamato, penso di aver lavorato molto per la città. Chi mi ha fatto fuori? Sindaco, Pd, assessore Guarducci”, il j’accuse di Travicelli.
Intanto Giacomo Leonelli, segretario del Pd Umbria, smentisce al Corriere dell’Umbria che dietro la cacciata di Claudia Travicelli ci sia la “longa manus” del Pd adombrata da alcuni (mentre altri sostengono che il responsabile dell’addio sia Guarducci, che avrebbe ottenuto la ‘testa’ di Travicelli in cambio del ritiro delle sue dimissioni).
“Travicelli – spiega Leonelli – peraltro candidata in opposizione a noi al primo turno delle amministrative 2016, è stata una scelta del sindaco Proietti fatta in nome del civismo. Il Pd si è sempre sentito parte attiva di questa giunta, non ha fatto mai mancare il suo appoggio alla giunta e da questo cambio non ha ottenuto un nuovo assessore: per dirla in gergo poliziesco, mi sembra manchino movente e arma del delitto”.
Sul tema interviene anche Roberto Pierotti, che oltre a dirsi concorde con le parole di Claudio Iacono e con quelle di Bartolini, Fioroni e Fortini, spiega: “Sarei un ipocrita se ora fossi dispiaciuto per la signora Claudia Travicelli in quanto più di una volta l’ho criticata pubblicamente, ed infatti non lo sono, poiché sempre politicamente parlando, i ‘voltagabbana’ non mi sono mai piaciuti ed in genere visto che non sono affidabili per loro natura, alla prima occasione vengono giustamente scaricati. La Politica – dice ancora Pierotti – è e dovrebbe essere altra cosa e non una mera spartizione di poltrone sulla base di interessi personali o di partito, mi piace ricordare infatti la definizione che ne da Aristotele, il quale indica la politica ‘come l’arte di Amministrare una Città per il bene comune nel quale partecipa tutta la società’ . C ara Sindaco ed onorevole Giunta, spero che i giochi siano finiti, mi aspetto e ci aspettiamo noi Cittadini Assisani che ora si inizi a lavorare sul serio, gli uomini e i mezzi ce li avete, compresa la tassa di soggiorno che se ben ricordo non faceva parte del vostro programma elettorale, quindi Buon Lavoro”.
Per Stefano Pastorelli, della Lega Nord, che già prima aveva preso posizione sulla cacciata di Claudia Travicelli, “Il Partito Democratico di Assisi sceglie un milanese per la guida di un assessorato importante della Città di Assisi. Ovviamente noi della Lega Nord di Assisi non discutiamo il Curriculum Vitae e la professionalità sovranazionale del neo Assessore, ci mancherebbe. Da profani abbiamo apprezzato nei suoi profili aziendali la qualità e la bellezza delle sue opere avveniristiche e delle varie ristrutturazioni pregevoli, ed anche in Google immagini qualche foto di suoi nudi quasi integrali: anche San Francesco si spogliò, pertanto chi siamo noi per scagliare la prima pietra?”. Quanto alla nomina del neo-assessore, Italo Rota ha avuto in dono la delega alla Forma e Rigenerazione sostenibile della Città, del Sistema ecoculturale e del Paesaggio. Benissimo, ma con quale Piano Regolatore? Quello in essere? Uno nuovo? O uno da fare e quindi arriverà una astronave come a San Sisto Perugia? Per Pastorelli, “La Città di Assisi è oramai ostaggio del Gruppo PD che ha voluto l’arrivo di Italo Rota e con lui il Sindaco dichiara: ‘Sapremo affrontare questa sfida potendo contare su una tra le più significative risorse culturali del nostro Paese, capace di proiettare Assisi in una dimensione e in un confronto che va ben oltre la scala regionale’, sancendo di fatto che non solo ad Assisi ma nemmeno in Umbria esistono professionalità che possano rigenerare il sistema ecoculturale di Assisi; quindi abbiamo il perugino Guarducci e un milanese. Caro PD – conclude la Lega Nord Assisi – il prossimo Presidente della Regione prendetelo su Marte. Buon Ferragosto a Tutti”.
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