Cinque righe per commentare le dimissioni di Simone Pettirossi. Le firma la giunta di Assisi, in maniera assai fredda. “La giunta comunale di Assisi prende atto delle dimissioni presentate dall’assessore Simone Pettirossi, dimissioni peraltro improvvise e inattese. La giunta comunale ritiene che, in questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica, la città abbia bisogno di un governo compatto e nel pieno della sua funzionalità. Pertanto la giunta comunale ribadisce che è fondamentale continuare ad affrontare e risolvere i problemi della gente anziché lasciarsi distrarre da altre questioni che – di fronte alla pandemia – passano in secondo piano. La giunta – conclude la nota – ringrazia Simone Pettirossi per quanto fatto fino a oggi”.
In cinque anni la giunta Proietti ha perso tre assessore – Claudia Travicelli, Eugenio Guarducci ed Italo Rota – e due consiglieri comunali: si tratta dell’avvocato Franco Matarangolo, dimissionario nell’aprile 2018 e sostituito da Barbara Chianella, e di Luigi Bastianini, passato dalla maggioranza alla minoranza qualche settimana fa. “Quattro assessori e un consigliere comunale dimissionari in cinque anni non sono un caso, sono la prova concreta dell’atteggiamento dispotico del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il quale nel corso della sua legislatura non è stato in grado di impostare un percorso di scelte condivise e di avviare una fase di confronto né con gli alleati, né con la città”. Parole della Lega Assisi interviene sulle dimissioni dell’assessore con delega alle politiche scolastiche ed educative Simone Pettirossi. “Suonano a noi molto chiare le parole dell’ormai ex membro della giunta che ha parlato di ‘divergenze significative rispetto agli obiettivi e ai metodi’, ma anche di ‘mancata sintonia con le decisioni che vengono prese’. Non è la prima volta in questi cinque anni che un assessore si dimette dal suo incarico. Ricordiamo il caso di Claudia Travicelli e le sue parole ‘per salvare qualcun altro hanno messo in piedi tutto un marchingegno per farmi fuori”, ricordiamo l’addio di Eugenio Guarducci e quello di Italo Rota, ma non possiamo non citare anche il dimissionario consigliere comunale del PD, Franco Matarangolo, il quale, stando alle sue parole, avrebbe voluto ‘modificare le cose fatte male’, ma ‘non ci sono riuscito, evidentemente perché non sono stato sufficientemente convincente, né dentro, né fuori del partito’.
“Tre indizi fanno una prova, cinque indizi fanno una certezza: il sindaco ha fallito – secondo la Lega – mantenendo in questi anni un atteggiamento autoreferenziale e arrogante, dimostrando di non essere in grado di fare sintesi tra le forze politiche e civiche della sua maggioranza, escluse da qualsiasi decisione sulle tematiche fondamentali. Le spaccature interne e i malumori della giunta si sono ripercossi inesorabilmente sull’azione amministrativa, facendo pagare alla città di Assisi il prezzo più alto in termini di ritardi, immobilismo, scelte sbagliate. La chiusura a riccio della Proietti nelle proprie convinzioni si è tradotta nella mancata concertazione con le forze vive della città, il mondo dell’associazionismo e il sistema imprenditoriale, creando scollature nel tessuto sociale cittadino e scatenando gravi ripercussioni nel contesto economico locale. Un disastro totale a cui Assisi si è stancata di assistere”.
Dall’avvocato Franco Matarangolo, una precisazione via Facebook: “Vengo tirato dentro la polemica polemica odierna, provocata dalle dimissioni dell’assessore Pettirossi. Vengono citate dal consigliere regionale Pastorelli mie dichiarazioni incomplete.
Dissi all’epoca che avrei voluto cambiare le cose fatte male ‘da quelli di prima’, e questo non mi era stato consentito. Quest’ultima frase è omessa nella citazione, non so se perché tra quelli di prima c’era anche il partito di Stefano Pastorelli. Questo solo per la precisione”. Il riferimento è a quando Pastorelli, oltre un decennio fa, militava nell’allora Pdl che sostenendo la prima giunta Ricci.
Alle 16 del 29 marzo 2021 la nota del Partito Democratico di Assisi: “Le dimissioni di Simone Pettirossi rappresentano senza dubbio una perdita importante per questa amministrazione comunale. La decisione, presa in totale autonomia e legata a motivi prettamente personali, come ricorda lo stesso Pettirossi nel comunicato a sua firma, immaginiamo venga a conclusione di una profonda e sofferta riflessione.
Durante un mandato di cinque anni, dove sei chiamato a prendere decisioni e ad assumerti responsabilità ogni giorno su temi importanti per la comunità e soprattutto su un tema particolare e delicato come la scuola, è del tutto normale ritrovarsi a dover affrontare momenti di difficoltà e di sconforto. In questo la cosa più importante però – sostiene il Pd – è ricompattarsi nelle difficoltà e risolvere i dubbi con il dialogo e il confronto. Riportare la riflessione nei luoghi e nei tavoli adeguati per migliorare il proprio operato. Un passaggio inevitabile soprattutto quando ci si avvicina al termine di un mandato di cinque anni”.
“Il Partito Democratico di Assisi, pur rispettando la volontà dell’assessore Pettirossi, prende atto di questa decisione improvvisa che ci coglie sorpresi in un periodo critico e di emergenza, durante il quale non possiamo permetterci rallentamenti. Il nostro sostegno all’attuale amministrazione rimane ovviamente granitico e la progettualità a lungo termine che ci vedrà protagonisti anche nella prossima tornata elettorale insieme al Sindaco Stefania Proietti è al primo punto all’ordine del giorno nell’agenda del Partito Democratico di Assisi. La fiducia reciproca non è minimamente intaccata e il costante dialogo ci garantisce un’operatività reale e decisiva. Ci attendono ancora diversi mesi di governo, durante i quali sarà cruciale lavorare in maniera determinata e costante per permettere ad Assisi di uscire da questa crisi della quale sembra poter vedere finalmente la fine. Auguriamo a Simone Pettirossi di raggiungere i suoi obiettivi e lo ringraziamo per il lavoro svolto in questi anni”.
Per Forza Italia e Progetto Assusi, che scrivono alle 18 di sera, “Se avessero spostato le amministrative di un anno, visto l’andazzo, si sarebbe arrivati all’appuntamento elettorale senza Giunta Comunale. Le dimissione dell’Assessore Pettirossi sono in perfetta sintonia con l’andamento sconclusionato di questa Amministrazione, ricordando anche le fughe e le estromissioni di chi precedentemente ha occupato un posto in Giunta (Travicelli, Guarducci, Rota). A leggere bene quanto riportato dai giornali, si evince con chiarezza lo scollamento di una coalizione che ha già dato quello che poteva (molto poco). Ma ancora più interessante è capire se e quanto il partito di riferimento di questa amministrazione, il PD, abbia condiviso il passo dell’ormai ex Assessore Pettirossi. Ci chiediamo se questo passo sia frutto, appunto, di un ragionamento interno al PD oppure di una riflessione autonoma di Pettirossi. E’ comunque evidente che la storia “d’amore” tra le forze civiche e il partito principale della coalizione di CSX sia ormai al capolinea. Dobbiamo pensare ad un allontanamento del PD dal progetto civico per le prossime amministrative? Oppure semplicemente ad una distonia tra il Pettirosso e il PD stesso? Difficile da capire sino in fondo: Solamente il prossimo futuro ci rivelerà quanto è veramente accaduto. Certamente questa Amministrazione ha dato, e dà di sé, l’immagine di una compagine tutt’altro che compatta ed unita, verso la quale i cittadini Assisani non possono che guardare con diffidenza, avendo ieri ed oggi mostrato tutte le sue lacune che la rendono inadatta a governare i prossimi importantissimi cinque anni, che vedranno Assisi tra il Giubileo del 2025 e l’ottavo centenario della morte di S. Francesco 2026, impegnata a dare un’immagine di città adeguata a sostenere certe ribalte”.
Alle 19.15 la nota di Assisi Domani sulle dimissioni di Simone Pettirossi: “un fulmine a ciel sereno e un gesto irresponsabile di “profonda crisi politica e personale” che mai è emersa nei luoghi e nei momenti istituzionali di confronto, tant’è che è egli stesso a ricordare che ha potuto occuparsi delle sue deleghe in “… piena condivisione delle scelte politiche effettuate dall’attuale Amministrazione comunale…”.
Un atteggiamento irresponsabile e incoerente andarsene a sei mesi dalle elezioni, in piena pandemia e senza aver fatto alcun cenno sulle presunte divergenze nell’azione di questa amministrazione: ne sono testimonianza gli atti di giunta sempre approvati all’unanimità, e il lavoro fatto su scuola, digitalizzazione, emergenza pandemica che oggi sono il vero, urgente ordine del giorno. uando il “gioco” si fa duro, è più facile lasciare il campo piuttosto che assumersi le responsabilità, altro che rispetto per la polis!
Assisi Domani prende atto “del gesto incomprensibile e poco rispettoso della “cosa pubblica” e della città di Assisi, che sta attraversando uno dei momenti più difficili della storia, e nel mentre stigmatizza tempi e metodi usati dall’Assessore, ribadisce il sostegno ad una azione amministrativa che vede al centro le cittadine e i cittadini di Assisi che, oggi più che mai, hanno bisogno di stabilità e certezze.
Assisi Domani ha un altro concetto di politica, intesa come servizio e non colpi di testa mediatici, e prosegue senza indugio nella sua azione per allargare la piattaforma civica aperta alle migliori energie personali e associative: si va avanti, con la coalizione, nell’attuazione del programma, con la massima attenzione alla scuola e ai giovani, stando vicino ai cittadini ed ai loro problemi che sono, purtroppo, ben più gravi delle scelte personali di un assessore.
A Pastorelli e alla Lega ci sentiamo di rispondere che in tema di “colpi di scena” abbiamo sicuramente ancora molto da imparare da precedenti amministrazioni e amministratori, e ancor più dal suo partito non nuovo a far cadere amministrazioni comunali civiche come recentemente abbiamo visto! Ci attendono sicuramente mesi che richiedono un’azione coesa e determinata, per il rilancio e il rinnovamento di Assisi. Nella totale collaborazione e unità di intenti con Il PD, confermiamo assolutamente la fiducia nella coalizione di governo, nella Giunta e nel Sindaco Stefania Proietti”.
Per Ettore Anselmo e Massimo Felici dei Progressisti#21, in una nota inviata il primo aprile 2021, “Le cause che hanno determinato il venir meno del rapporto di fiducia tra l’assessore Pettirossi, i colleghi di giunta ed il Sindaco sono ignote ai tanti. È però altrettanto vero che la situazione emergenziale causa pandemia, che anche la città di Assisi sta attraversando, imporrebbe a tutti un maggior senso di responsabilità sfuggendo da manie di protagonismo che risulterebbero inutili e dannose. Le dimissioni di Simone Pettirossi sicuramente non cambieranno la vita ai nostri concittadini alle prese con problemi molto più seri, ma è altrettanto vero che certi episodi contribuiscono ad innalzare ulteriormente il muro che separa il mondo reale dalla politica. Questa cosa ci preoccupa perché siamo già ai tempi supplementari di questa amministrazione e anche per questo motivo sarebbe necessario tenere i nervi saldi. Un atteggiamento, questo, che sarebbe auspicabile in chiunque faccia politica. A maggior ragione in coloro che ricoprono incarichi pubblici e proprio per questo con precise responsabilità nei confronti della comunità che rappresentano”.
“Ci preoccupa ancor di più perché come Progressisti#21 ci siamo dati come obiettivo quello di costruire una Coalizione Progressista, ricca e plurale, per le prossime elezioni comunali. Per questo serve un impegno largo per costruire una coalizione che recuperi gli incerti e che favorisca la partecipazione popolare. Mettere insieme le forze progressiste è estremamente necessario, specialmente ad Assisi dove il rischio del ritorno al buio della destra è alto. Una destra che nella nostra regione ha dato prova della sua più assoluta incapacità confermata, fra i tanti passaggi a vuoto, anche da come è stata gestita la crisi sanitaria avvenuta, con superficialità, mancanza di programmazione e senza tener conto delle categorie di persone più fragili, come purtroppo stiamo vedendo con la campagna vaccinale. Per questo rivolgiamo un accorato appello all’unità ora più che mai necessario poiché i prossimi mesi rappresenteranno un passaggio decisivo sia per uscire dall’emergenza sanitaria ma anche per porre le basi per una rinnovata stagione amministrativa”.
A una settimana dalle dimissioni di Simone Pettirossi, arriva l’intervento di Claudia Travicelli, scritto il 6 aprile 2021. “Assessori che vengono ed Assessori che vanno … senza dimenticare i Consiglieri che scappano … È notizia di qualche giorno fa – scrive l’ex assessore – che un Assessore della Giunta Assisiate si è dimesso, se ne va un altro pezzo di un puzzle, che non sarà mai realizzato. Dal comunicato stampa dell’Assessore, a parte le doverose narrazioni delle gesta passate, emerge forse nelle motivazioni addotte e per la Sua scelta del vero, per lo meno vogliamo provarci a credere. Questa volta sembra che, visti gli annunci precedenti, lo abbia fatto davvero! Proviamo ad azzardare che sia “un beau geste”, ma a dirla tutta non ci sembra affatto, anzi … Nella politica, specialmente in questi ultimi anni, troppo spesso le cose non sono come appaiono. (…) Queste per l’attuale Amministrazione non sono le prime dimissioni di un Assessore o di un Consigliere e neanche di certi sofferti cambi di banco”.
“Che consiliatura tormentata ci si chiede, dopo questa moria di Assessori e Consiglieri che succederà ancora?”, scrive Claudia Travicelli a proposito delle dimissioni di Simone Pettirossi. (…) “Abbiamo l’impressione – conclude Travicelli – di una compagine sempre più scollata dalla realtà e lontana dai veri problemi della gente, che proprio in questo momento particolare, oltre che festeggiare i centenari delle persone anziane, telefonare violando spesso anche la privacy a persone positive o in isolamento fiduciario causa COVID (senza sapere precisamente la situazione), o spolverare il territorio qua e là di asfalto, o manifestare per avere qualche attimo di visibilità, dovrebbe pensare ed agire concretamente per risolvere le varie problematiche che questa pandemia ha causato al tessuto economico della Città Serafica. Assisi ha bisogno di certezze e non di comparsate e di improvvisazioni! Abbiamo parlato del turismo, ma questo lo si può dire anche per altri settori importanti e delicati di questa città, che sembrano non avere un futuro, perché alcune tematiche risultano essere di serie A ed altre di serie B. Nei prossimi mesi ed anni sarà bene ripensare con competenza ed attenzione ai vari temi che in questo periodo di pandemia non sono stati toccati, bisognerà ridare il giusto ruolo alla macchina pubblica e a chi seriamente e con competenza vi opera indifferentemente a chi è alla guida o chi grida più forte”
© Riproduzione riservata