“Ci giungono varie segnalazioni in merito a disservizi nei servizi finanziari e postali, prestazioni di natura essenziale, lamentati dai cittadini e che quotidianamente colpiscono le frazioni dei comuni di Assisi e di Bastia Umbra, soprattutto quelle di Palazzo, Petrignano e di Ospedalicchio, in merito ai quali la Lega comprensoriale, per voce del suo segretario, il Cons. regionale Stefano Pastorelli ed in accordo con tutti gli eletti nel territorio, reputa necessario porre la giusta attenzione affinché le autorità competenti vi pongano rimedio”. Lo scrive in una nota la Lega Assisi.
“A seguito dell’emergenza sanitaria del coronavirus – dice Pastorelli a proposito dei disservizi nei servizi finanziari e postali – le banche e gli uffici postali hanno contingentato il numero di filiali aperte con il criterio del numero di abitanti, penalizzando di fatto i cittadini che risiedono nelle frazioni meno popolate e costringendo così i titolari di piccole imprese e soprattutto gli anziani, a recarsi nelle sedi sovraffollate di Santa Maria degli Angeli e Bastia Umbra, in giorni limitati, spesso imprigionati in lunghe e pericolose file per il rischio contagio, al solo fine di prelevare assegni pensionistici e contanti o per pagare le bollette con scadenza urgente. Il servizio finanziario, anche postale, continua ad essere erogato solo parzialmente ma le commissioni e gli interessi vengono introitati integralmente, anche ora che il denaro circolante è quasi tutto iniettato dalle casse dello Stato”.
Per la Lega del comprensorio, “sarebbe auspicabile pertanto la riapertura delle suddette filiali almeno due volte a settimana, eventualmente anche previo appuntamento, al fine di agevolare la vita non solo dei residenti nelle frazioni, che sono anch’essi cittadini dei comuni di Assisi e di Bastia Umbra, con pieni diritti ed al pari di tutti gli altri assisani e bastioli, ma anche di quest’ultimi, che vengono altrettanto penalizzati da lunghe code nelle proprie abituali filiali, con aggravio di rischi di contagio per tutti, utenti e lavoratori postali e bancari”.
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