(Stefano Berti, Flavia Pagliochini) Come già nel 2016, è un film già visto quello che si vede nel consiglio comunale. Perché il Pd, alla faccia del civismo, con l’aiutino dell’opposizione riesce a far eleggere Donatella Casciarri presidente del consiglio. Ed è subito psicodramma, visto che oltre a un sentibilissimo “porca tro*a” sparato in streaming dal microfono aperto di uno dei consiglieri comunali donna all’esito della votazione, Assisi Domani chiede di interrompere il consiglio comunale. Dieci minuti concessi, ma chissà se basteranno a far smaltire l’arrabbiatura a Giuseppe Cardinali, candidato dalle due civiche per un posto al sole. E quella di un civismo premiato dai partiti nelle urne ma sconfitto quando si tratta di farsi valere. E così passa in cavalleria anche la candidatura di bandiera della minoranza, quella di Emidio Fioroni.
Gli alleati, che cominciano litigando come avevano cominciato cinque anni fa, devono infatti fare il punto sul perché il Pd abbia ‘sgambettato’ il nome di Giuseppe Cardinali, capogruppo di Assisi Domani. Non che Assisi Domani si sentisse sicura di avere un suo esponente sullo scranno più alto del consiglio comunale. Prova ne è che non solo il Pd locale avrebbe volentieri lasciato Fabrizio Leggio del Movimento 5 Stelle (sponsorizzato dai pentastellati regionali e dagli alleati dem, con il pensiero all’alleanza nel 2024) al suo destino, pur di avere la riconferma di Casciarri – peraltro consigliere che, al contrario del neo assessore al turismo fino a un anno fa fieramente all’opposizione, in cinque anni non ha ovviamente mai attaccato la maggioranza. Ma ne è anche prova il fatto che il sindaco, quasi come a volersi rassicurare che ‘pacta sunt servanda’, abbia irritualmente ‘messo becco’ nelle votazioni del consiglio comunale ricordando, nell’annunciare la giunta, che Assisi Domani avrebbe dovuto insediarsi sullo scranno più alto del consiglio comunale.
Al voto sono andati Giuseppe Cardinali di Assisi Domani, Emidio Fioroni di Assisi Insieme e Donatella Casciarri del Pd, in prima votazione dove occorreva la maggioranza di due terzi non è stato eletto nessuno dei tre; in seconda votazione, maggioranza assoluta, 5 consiglieri di minoranza (tutti tranne Lucio Cannelli) e il Pd hanno scelto Donatella Casciarri; vice presidenti sono stati eletti Scilla Cavanna (Ad) e Jacopo Pastorelli (Lega).
All’inizio dei lavori il sindaco Stefania Proietti ha effettuato il giuramento di fedeltà alla Costituzione, poi, una volta sbrigate le formalità relative all’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità dei consiglieri comunali, si è proceduto all’elezione del presidente del Consiglio.
Nel suo discorso il sindaco ha ricordato brevemente che il consiglio “è il luogo del confronto e dell’incontro, nel quale dialogheremo, portando ciascuno le nostre idee e le nostre istanze, che sono le idee e le istanze dei cittadini che ci hanno votato. L’assemblea consiliare è il consesso più alto perché qui, attraverso di noi, è rappresentata tutta la nostra città, ed è qui che decideremo insieme per il bene di Assisi e della nostra comunità. Il consiglio deve essere, per noi, il luogo della conciliazione, della dialettica politica finalizzata alla crescita ed alla costruzione del futuro, non un luogo sterile ma un luogo generativo, non una stanza chiusa ma una casa di tutti”.
Ha ricordato poi i fatti eccezionali che hanno caratterizzato il mandato: dal terremoto alla pandemia, in merito a quest’ultima emergenza il sindaco ha chiesto un minuto di silenzio e raccoglimento in memoria delle 53 vittime del Covid.
“Il nostro progetto per Assisi verso il 2026 – ha proseguito il sindaco – ripartirà mettendo le persone, in particolare i più fragili, al centro dell’azione politica, in una città sempre più capitale dell’ecologia integrale e in cui non esistono periferie. Vogliamo Assisi città dei bambini, dei ragazzi dei giovani e per questo daremo priorità a scuola, servizi socio-educativi, cultura, partecipazione e collaborazione per l’uso dei beni comuni. Vogliamo una città smart in cui l’amministrazione sia sempre più vicina ed al servizio del cittadino, pur con il suo respiro internazionale di città della bellezza, del dialogo, della pace, del turismo, patrimonio mondiale dell’Umanità. Investiremo energie e continueremo a trovare risorse ancora maggiori, grazie al Pnrr, per infrastrutture, opere pubbliche, patrimonio, qualità urbana, mobilità sostenibile, connessioni, per valorizzare il territorio e la qualità urbana, con sempre maggiore sicurezza, trasparenza, legalità (che è stato ed è nostro faro) a favore di cittadini, imprese e istituzioni. Percorsi di sviluppo capaci di futuro saranno portati avanti in continuità su lavoro, fiscalità, innovazione, insediamenti industriali innovativi, comunità energetiche, nuova mobilità sostenibile, orientando lo sviluppo verso la terza economia, quella che mette al centro le persone, l’ambiente la vita, quella che papa Francesco vuole rifondare a partire dai giovani proprio da Assisi”.
In conclusione il sindaco ha detto: “Siamo qui, ora come 5 anni fa, ora più di allora per prenderci cura della nostra città nella nostra comunità, del nostro presente, del nostro futuro, per costruire insieme un’Assisi rinnovata con passione, dedizione, competenza, umiltà e coraggio.
FOTO © Mauro Berti-Assisinews
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