“Al Pronto Soccorso di Assisi il servizio di ecografia d’urgenza viene garantito fino alle 19.30. Altro che rilancio e potenziamento, altro che mozione votata all’unanimità. Ecco il trattamento che la Lega sta riservando ai cittadini di Assisi, un continuo depotenziamento dei servizi. Di notte non è possibile fare esami ecografici in urgenza. Chi ne ha bisogno dovrà essere trasportato all’ospedale di Branca”. Lo segnala il consigliere regionale Thomas De Luca, del Movimento 5 Stelle.
“Quello che più sconcerta è l’incertezza sulle tempistiche di questo disservizio dell’ecografia d’urgenza. Non si sa se sarà una condizione temporanea, dettata dal periodo estivo o chissà cosa, o se invece siamo di fronte a un depotenziamento permanente dell’ospedale. Quello che invece risulta chiarissimo – aggiunge De Luca – è ancora una volta l’insopportabile arroganza della maggioranza che anche ieri in consiglio regionale ha ribadito che ad Assisi va tutto bene e che se emerge qualche criticità è solo perché le opposizioni sono praticamente già in campagna elettorale. Come spiegare, altrimenti, la bocciatura da parte del capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, dell’atto presentato dalle minoranze e giustificato con l’assurda motivazione che ‘ad Assisi ci pensiamo noi'”.
“Ecco come la Lega pensa ad Assisi, ecco come in concreto si dà seguito alla mozione votata all’unanimità sul potenziamento e la valorizzazione dell’ospedale. Non si trovano e medici, del punto nascita non si sa niente, l’adeguamento sismico della struttura non pervenuto, nemmeno sulla mancanza di personale al pronto soccorso questa maggioranza è stata in grado di fornire risposte. Ecco il progetto di valorizzazione e potenziamento dell’ospedale di Assisi, luogo strategico di rilevanza nazionale e internazionale che porta un altissimo numero di presenze turistiche ogni anno. Ecco il progetto di rilancio di chi, davanti ai problemi reali di un vero e proprio depotenziamento – conclude De Luca – si rifugia dietro l’assurda giustificazione di una campagna elettorale alle porte. Nessuna previsione di potenziamento, nessun cronoprogramma, nessuna nuova centralità. Nessuna volontà politica da parte della giunta, al di là della solita retorica e propaganda, per ridare lustro ad una struttura che avrebbe enormi potenzialità di sviluppo.
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