Cominciano ad arrivare le reazioni dopo il voto alle elezioni politiche 2022 che ha visto il trionfo di Giorgia Meloni e del centrodestra in Umbria e anche ad Assisi. In particolare si assiste a un botta e risposta tra Lega Assisi e Partito Democratico: per l’ex Carroccio, “il centrodestra è al 51%, “segno del fallimento della giunta”, ribattono i dem che “il volere espresso dai cittadini di Assisi alle elezioni di un anno fa è quanto mai chiaro”.
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“L’ultima tornata elettorale ha decretato la disfatta della sinistra non solo a livello nazionale, ma in particolare nel comune di Assisi, dove la coalizione di centrodestra ha raggiunto il 51% dei consensi totali. Si tratta di una percentuale che non si verificava dalle elezioni politiche del 2006, quindi da oltre quindici anni e che rappresenta una bocciatura netta nei confronti dell’operato della giunta Proietti”, dicono i consiglieri comunali della Lega Umbria Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli.
“Il centrodestra ad Assisi ha la maggioranza assoluta – affermano i leghisti dopo le elezioni politiche 2022 – questo il dato incontestabile che emerge dal voto del 25 settembre e che consegna alla coalizione il 51% dei consensi dell’elettorato. Un risultato che certifica il fallimento dell’Amministrazione comunale e del sindaco Proietti, in questi mesi più impegnata a coltivare ambizioni politiche personali che non a prendersi cura della città in un momento particolare di crisi. L’assenteismo del primo cittadino, insieme a una visione distorta delle reali esigenze del territorio e il totale distacco dai bisogni delle famiglie e del tessuto produttivo locale, in un momento in cui necessitavano di maggiore impegno e vicinanza da parte delle istituzioni, ha decretato la sua bocciatura. La forza politica principale che sostiene la Proietti, il Partito Democratico (anche se la presenza del sindaco nelle locandine elettorali del Movimento 5 Stelle ha confuso e non poco l’elettorato) ha registrato ad Assisi un punteggio di gran lunga inferiore alla media umbra e addirittura sotto la media nazionale. Segnali determinanti che aprono una riflessione più ampia: il sindaco Proietti ha ancora la fiducia della maggioranza dei cittadini assisani? Evidentemente, no”.
“Spiace apprendere la replica del Pd a proposito delle elezioni politiche 2022 – che i vertici locali di un partito politico ormai sulla scena da diverso tempo come la Lega di Salvini arrivino a fare raffronti tra due tipologie di elezioni che è risaputo non possono in nessun modo essere poste sullo stesso piano per tantissimi motivi. Il risultato di elezioni politiche nazionali ha una natura e una tendenza totalmente differenti rispetto al risultato di elezioni comunali (per di più verificatesi appena un anno fa). Non è un caso se il Partito Democratico siede in maggioranza nel 70 % dei comuni italiani mentre all’ultima tornata di due giorni fa si trova in minoranza. Ci teniamo quindi a tranquillizzare i salviniani di casa nostra: il volere espresso dai cittadini di Assisi alle elezioni di un anno fa è quanto mai chiaro e la tenuta della maggioranza è più solida che mai”.
“Il Partito Democratico di Assisi, dal canto suo, non ha problemi a riconoscere una sconfitta nazionale che è evidente e che ci porterà inevitabilmente a delle riflessioni interne necessarie a seguito di un risultato non soddisfacente. Tra l’altro le recenti affermazioni dei consiglieri di minoranza della Lega sono figlie della strategia politica più vecchia del mondo, ovvero il voler accendere i riflettori sugli altri per mascherare i propri fallimenti. I consiglieri del Carroccio, fedeli alla linea tracciata dal proprio segretario Matteo Salvini, piuttosto che esaminare in senso critico il proprio risultato, si affrettano ad appropriarsi di un esito elettorale che li ha visti, come partito, ottenere ad Assisi la peggiore percentuale di tutte le forze politiche in Consiglio Comunale, con un crollo verticale in riferimento alle passate elezioni politiche del 2018 (quando erano al 23% a livello locale). Bene, due giorni fa il partito di Salvini ad Assisi non è arrivato nemmeno al 9% riuscendo a perdere quattordici punti percentuale nel giro di quattro anni, risultato che dovrebbe preoccupare e non poco i consiglieri della Lega essendo loro i principali rappresentati politici locali. Bisogna saper perdere, ma bisogna anche saper vincere. In questo caso – concludono i dem – la Lega è riuscita a fallire in entrambe le cose”.
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