Marco Cosimetti, candidato di centrodestra e liste civiche, promette che si attiverà per risolvere la situazione delle ex Fonderie Tacconi.
“Lunedì prossimo porterò all’attenzione del ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il caso delle ex Fonderie e Officine Meccaniche Tacconi, oggi F.A. Spa, per provare a risolvere una volta per tutte questa annosa vicenda. L’arrivo del ministro ad Assisi – sostiene Cosimetti – sarà un’occasione importante e non casuale per parlare di questo tema, che non può essere affrontato con superficialità o a colpi di spot elettorali. Non serve a nulla, infatti, fare ordinanze a poche settimane dal voto per il rinnovo del consiglio comunale: se un sito produttivo è insalubre o insicuro per la salute pubblica, un sindaco ha il dovere di chiuderlo o intervenire per tempo, essendo la massima autorità sanitaria del suo Comune. Altrimenti – sostiene Cosimetti – si tratta di tentativi volti unicamente a strizzare l’occhio al comitato civico dei residenti della zona. E la politica non può permettersi di speculare sulla salute, ingigantendo o sminuendo l’entità di un problema”.
“Prima di parlare di delocalizzazione delle ex fonderie Tacconi – aggiunge l’aspirante primo cittadino – che è un tema piuttosto complesso, bisogna ricordare che il Comune di Assisi è tra gli enti che hanno sottoscritto un concordato volto al risanamento dei conti dell’azienda, che non prevede né fa cenno a una possibile delocalizzazione. A riguardo, fino ad oggi, c’è stato unicamente un’intenzione della sindaca uscente, risalente al 2019, che apriva all’idea di un trasferimento nel Comune di Cannara, ipotesi rimandata al mittente dal primo cittadino Fabrizio Gareggia, peraltro neanche invitato al tavolo convocato per discutere sul tema. Ora, se questo problema deve essere affrontato e risolto seriamente – conclude Cosimetti – è mia intenzione coinvolgere le massime istituzioni nazionali e regionali, affinché si percorrano tutte le strade opportune e sostenibili per coniugare gli interessi dell’azienda, il futuro dei lavoratori e la salute pubblica”.
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