Mentre il comitato dei cittadini di via Protomartiri Francescani torna a fare dell’amara ironia sulle ex Fonderie Tacconi, Marco Cosimetti prende di petto la questione e ne parla con il ministro Giancarlo Giorgetti. Secondo quanto risulta ad AssisiNews, Cosimetti ha presentato al ministro un dossier sulle ex fonderie ripercorrendo la storia e le problematiche e Giorgetti ha risposto assicurando il suo interesse ricordando tra gli altri gli incentivi per delocalizzazioni contenuti nel PNRR.
“Ma perché – si chiedono i cittadini continuiamo a lamentarci per i cattivi odori che ti chiudono il respiro, per i rumori assordanti che non senti neanche la tua voce quando parli, per la polvere nera che abbiamo dappertutto fuori e dentro casa, per i fumi scuri ma anche colorati che escono dai camini della fonderia…… Tappiamoci in casa e chiudiamo bene tutto, così si sentono molto meno! Chi ha i bambini, li porti magari ogni tanto al percorso verde, così la prendono lo stesso l’aria e se per caso mettono il naso fuori dalla porta, non ci preoccupiamo, tanto ARPA dice che le emissioni sono inferiori ai limiti previsti dalle norme. Se vogliamo prendere un po’ di fresco la sera, andiamo a casa di amici o parenti che abitano altrove. Chi ha l’orto dietro casa, lo lasci incolto, cosi non ci sarà bisogno di chiedersi quanto siano inquinati il terreno e l’acqua”.
“Conviviamo con la polvere nera che abbiamo dappertutto: per quella non è previsto un livello massimo, se ne può sopportare a volontà e poi quella non contiene neanche le polveri sottili! Sì, si tratta di fare qualche sacrificio, ma non sottovalutiamo il privilegio di avere vicino una industria che, è sì insalubre di prima classe e quindi dovrebbe stare molto più lontano dalle case, ma lavora in economia circolare e green economy! Forse le ex Fonderie Tacconi hanno ragione a non voler presentare alcun progetto per richiedere i fondi P.N.R.R. come invece le è stato ufficialmente richiesto dal Sindaco: neanche glieli darebbero, l’ha già fatta la transizione ecologica!”.
“Certo, trattandosi di un’industria di dimensioni limitate, forse non sarebbe così remota la possibilità di realizzare la delocalizzazione con sinergie di Comune, Regione, fondi europei, Governo e l’impegno dell’azienda, forte della sua posizione nel mondo dell’automobile e delle commesse e contratti che ottiene. E allora potrebbe diventare anche un’eccellenza nel suo campo, evadendo anche da un sito che la soffoca tra ferrovia strade e cimitero, che sembra più una prigione per un’azienda che potrebbe anche avere necessità di sviluppo. Ma questo – concludono non sembra interessare”.
Come detto, Cosimetti via Facebook annuncia di aver “consegnato al ministro Giorgetti un dossier sull’azienda e le sue problematiche per risolvere una volta per tutte questa annosa vicenda. Il ministro ha ascoltato con attenzione le nostre istanze e assicurato il massimo interesse, tanto più nell’ambito delle misure sulle delocalizzazioni in discussione nell’esecutivo. Questo momento è avvenuto alla fine dell’incontro tra l’imprenditoria regionale umbra, il ministro dello sviluppo economico e la governatrice Donatella Tesei. Istituzioni e tessuto economico e produttivo – conclude lo status Facebook sulle ex Fonderie Tacconi – devono marciare insieme per tutelare chi fa impresa ed è il motore della nostra società in questo particolare momento storico dove dobbiamo essere i primi ad agganciare la ripresa che già sta interessando buona parte del mondo”.
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