In scena al Lyrick di Assisi il faccia a faccia Stefania Proietti e Donatella Tesei: Umbria Futura il tema del confronto – durato oltre 3 ore – organizzato da Cna e moderato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa.
Cna, che si è definita né di destra né di sinistra, realtà dell’artigianato e della piccola impresa che conta oggi oltre 10.000 associati, ha chiesto una regione competitiva, sottolineando la necessità di infrastrutture (e chiedendo alla politica e ai politici di mettersi d’accorso almeno su questo tema che serve all’Umbria tutta) e di trasporti veloci e comodi. Dieci in totale le priorità (tra l’altro scuola, lavoro, viabilità, sanità, welfare, spopolamento, turismo, ambiente e riqualificazione del territorio ) e 32 le proposte totali, con il punto fermo del non aumentare le tasse.
Il faccia a faccia Stefania Proietti e Donatella Tesei, tra qualche fischio alla presidente uscente in tema di sanità e legge sulla famiglia, vede scintille soprattutto sui rifiuti tra le due candidate che, per molti versi simili, sul tema dei rifiuti la vedono in modo radicalmente diverso. “Il ciclo dei rifiuti non si chiude differenziando, il css (plastica, carta, fibre come combustibile per la produzione) è stato autorizzato dalla nostra giunta dopo che tutte le altre regioni lo avevano introdotto“, la rivendicazione di Tesei, secondo cui “chi non vuole il termovalorizzatore dovrebbe dire dove verranno create le due discariche necessarie ad accogliere i rifiuti non bruciati“. Ma arriva subito l’infilzata da Proietti che ha ricordato come i cittadini hanno raccolto “migliaia di firme (contro l’inceneritore) anche considerato che dove costruirlo non viene deciso da Regione o dai Comuni ma dal privato. Un’opera come l’inceneritore non si può mettere nelle mani di un privato e non si può realizzare con studi non solo poco condivisi ma anche e soprattutto anche poco approfonditi. Sarebbe un danno al ‘brand’ Umbria Verde e servirebbe solo ad aumentare la Tari“.
Botta e risposta anche sulla sanità, con Proietti all’attacco sulle pecche della Regione e Tesei al contrattacco sulla situazione trovata nel 2019, con il governo regionale travolto dallo scandalo sanità. Per quanto riguarda le infrastrutture, se la presidente della Regione ha ricordato le molte opere in cantiere, la sindaca ha lamentato lo scarso coinvolgimento del territorio. Tesei ha ricordato anche gli ottimi risultati sul turismo e dell’aeroporto sul quale la Regione ha creduto e investito.
In conclusione del faccia a faccia tra Stefania Proietti e Donatella Tesei, la presidente uscente ha ricordato di essere “abituata a parlar chiaro“, “con fatti concreti: oggi abbiamo di fronte due sistemi diversi e chiari per il futuro della Regione, al di là delle parole che rimangono solo parole. E il futuro di questa regione non può essere quanto abbiamo trovato nel 2019, problemi che – considerando il Covid – sicuramente non si possono risolvere in due anni e mezzo di lavoro effettivi. Per l’Umbria vogliamo portare avanti progetti facendo squadra con il resto del centro Italia, che ho definito e definirei la cerniera di questo paese. E tra le priorità su cui stiamo ragionando con i colleghi ci sono le infrastrutture“.
“Grazie per l’invito e l’ascolto – la ‘replica’ della sindaca di Assisi – la nostra visione è quella di una coalizione fatta di partiti, movimenti, persone che non hanno mai fatto politica per l’Umbria futura dal 2025 al 2030. Vorremmo vedere un’Umbria vicina alle persone (e non che sputa alle persone) e ai territori, alla scuola e all’università pubbliche, con asili nido tutti gratuiti, un’Umbria giovane trainata da scuola e lavoro, dove la sanità sia un elemento cardine al centro dell’agenda, sostenibile e legata all’Agenda 2030, che pensa a come implementare le comunità energetiche e ai cittadini, sicura rispetto al dissesto idrogeologico e dove si si può curare, attenta al terzo settore“.
Foto: Mauro Berti ©️BN COM
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