A Roma la maggioranza M5s si spacca e si divide (votando in parte contro e in parte con la minoranza di Fratelli d’Italia che ha proposto l’idea) sul se intitolare o meno una via a Giorgio Almirante, in Umbria c’è almeno un comune che, da quasi vent’anni, ha uno spazio dedicato a uno dei fondatori e segretario del Movimento Sociale Italiano: si tratta di Assisi e dei giardini Giorgio Almirante, che – almeno fino ad oggi – erano balzati agli onori della cronaca solo per atti di vandalismo.
La città serafica – riporta il Corriere dell’Umbria in edicola stamattina (17 giugno 2018) – riesce contemporaneamente ad essere medaglia d’oro al merito civile per aver ospitato almeno 4.000 profughi (ebrei e non solo) salvando decide di ebrei dall’arresto e dalla deportazione (7 Giusti tra le Nazioni su 11 umbri in totale sono assisani), un Museo della Memoria che ricorda quei fatti, e – appunto – ad avere i Giardini Giorgio Almirante.
Almirante è il nome del segretario del MSI in questi giorni è di nuovo ‘sotto accusa’ per avere scritto, nel 1942 nel Manifesto per la Difesa della Razza che “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. (…) Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali”.
A intitolare i giardini Giorgio Almirante è stato l’ex assessore Eraldo Martelli che, dal Corriere dell’Umbria, lancia un altolà preventivo: “Guai a chi tocca quel nome”, dice Martelli, ricordando come non solo il segretario MSI venne più volte ad Assisi ma anche come all’inaugurazione dei giardini partecipò Donna Assunta, moglie del segretario. Nessuno ha mai sollevato il problema “formale” di cambiare il nome dei giardini, anche se in campagna elettorale qualche cittadino aveva pensato, in caso di vittoria di Stefania Proietti, di chiedere il cambio nome sia dei giardini Almirante, sia di Fabrizio Quattrocchi, anch’essa sita a Santa Maria degli Angeli, dedicata alla guardia di sicurezza rapita e uccisa in Iraq, dove lavorava per una compagnia militare privata, e medaglia d’oro al valor civile alla memoria. “Assisi in passato ha concesso riconoscimenti anche a Mussolini e Craxi, togliamo anche quelli?”, la domanda retorica e paradossale di Martelli che si dice “orgoglioso di aver conosciuto Almirante e di avergli dedicato un giardino. Alle giunte di centrodestra non è mai venuto in mente di revisionare vie intitolate a personaggi che hanno avuto legami con il ‘comunismo reale’, mi auguro che nessuno cancelli il nome di quei giardini, anche considerato che dopo la fine della guerra – ricorda ancora l’ex assessore – il MSI si ‘aprì’ alla democrazia e fu determinante per l’elezione a presidente della Repubblica di Giovanni Leone, portando avanti anche battaglie a favore dei cittadini, come l’elezione diretta del sindaco”.
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