La giunta comunale di Assisi replica a stretto giro di posta a Federalberghi, contraria all’applicazione della tassa di soggiorno: “Ne prendiamo atto. Il modello a cui faremo riferimento – spiega l’assessore Eugenio Guarducci – non sarà di certo quello messo in campo in altri territori per il quale sono più che condivisibili le perplessità descritte da Federalberghi. Abbiamo il coraggio e la presunzione di tracciare un percorso ben diverso che terrà conto delle istanze di chi fa impresa e di chi lavora”.
“Non possiamo più permetterci di fare a meno di risorse importanti per far crescere turismo e cultura. Se avessimo già avuto imposta di soggiorno nel 2016/17 avremmo potuto arginare i danni indiretti del sisma con interventi tempestivi e robusti. Chi governa – conclude la nota della giunta comunale di Assisi – ha la responsabilità di vedere e progettare un futuro e non di rammaricarsi di un passato che francamente non ci piace avere come riferimento”.
Il nostro modello prevede una fase partecipativa del mondo delle imprese che potranno candidare le loro proposte nel piano marketing annuale https://t.co/4WAqdPZ3zG
— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 30 agosto 2017
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