I consiglieri di opposizione di centrodestra (Marco Cosimetti, Francesco Mignani, Jacopo Pastorelli, Lucio Cannelli, Emidio Fioroni e Stefano Apostolico), hanno presentato all’unanimità una mozione di sfiducia urgente alla sindaca Stefania Proietti “in quanto la sua candidatura alla Regione – scrivono i sei consiglieri – è di fatto incompatibile ed inadeguata per poter gestire un comune importante come Assisi”. Ora entro massimo un mese dovrà essere convocato il consiglio comunale.
“La sindaca – si legge in una nota – ha già fissato un calendario con il giro di tutti i comuni dell’Umbria e di tutti i conventi francescani, mantenendo anche il ruolo in Provincia. Va bene che in 8 anni Proietti non ha fatto nulla di rilevante per Assisi – dice la minoranza unita – ma con questi impegni nemmeno le questioni ordinarie potrà più affrontare. La sindaca non ha concesso ai suoi assessori le principali deleghe (urbanistica, lavori pubblici, personale, bilancio) rimaste tutte ad interim che di fatto sono rimaste insabbiate e senza produrre nulla di rilevante per due legislature con un immobilismo senza precedenti oltre alla delega alle cresime ed ai compleanni che invece ha svolto sempre in prima persona”.
“Gli assessori con deleghe secondarie – si legge nella mozione di sfiducia – non possono certo portare avanti la cosa pubblica, inoltre anche il vicesindaco sembra sia candidato alle regionali, di conseguenza è necessario quanto meno che la sindaca faccia chiarezza e dichiari pubblicamente a chi intenda affidare le funzioni da sindaco sin da subito: con un gesto nobile e chiaro che non può che essere quello delle dimissioni a favore di un sindaco facente funzioni come avvenne con Claudio Ricci che assegnò il ruolo al vicesindaco”.
Come ricordato anche da Assisi News in realtà Ricci mantenne la carica di sindaco fino all’ultimo giorno utile dopo la proclamazione come consigliere regionale e nonostante avesse – da ‘capo-coalizione’ come Proietti – la certezza di essere eletto; la legge infatti permette di mantenere le due cariche in campagna elettorale e di scegliere una volta avvenuta l’elezione, ma per l’opposizione “I cittadini vogliono sapere, perché – conclude la nota sulla mozione di sfiducia – siamo tutti stanchi dei giochetti e delle mezze verità in cui la sindaca è maestra”. Ora a dieci giorni dalla presentazione e comunque entro al massimo un mese la mozione dovrà essere discussa in consiglio.
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