Non si ferma il botta e risposta sull’immobile che i frati Cappuccini hanno venduto a privati; dopo le riflessioni del consigliere M5S Fabrizio Leggio, la replica del coordinatore di Forza Italia Leonardo Paoletti.
“Si legge da diversi giorni, a mezzo social, di una vendita immobiliare in Via S Francesco, di proprietà della Provincia dei Cappuccini di Assisi. Semplici post un po’ sconclusionati e folcloristici. Quando addirittura l’esponente dei CinqueStelle, il Consigliere Comunale Fabrizio Leggio, ne ha voluto fare un vero e proprio articolo di denuncia (ma denuncia di cosa?), non si può proprio fare a meno d’intervenire. Non intendo difendere la Provincia dei Cappuccini – scrive Leonardo Paoletti – lo ha fatto benissimo da sola nella recente nota uscita nei giorni scorsi, non voglio certamente difendere questa Amministrazione, ma le argomentazioni utilizzate dal Consigliere sono alquanto fuori luogo. E quando si dicono sciocchezze, queste, vanno assolutamente smentite. Prima cosa una semplice precisazione tecnica, la legge in questione non è la 1089/39, ma bensì la 42/2004, art. 21 comma 4, EX Legge 1089/39. Il Consigliere Leggio accuserebbe la Provincia dei Cappuccini di avere venduto una sua proprietà, che, appunto, essendo propria ne può disporre come crede. Accuserebbe l’acquirente e la Provincia dei Frati Cappuccini, di essersi accordati su una vendita condizionata ad un cambio d’uso, se ne fanno continuamente, atti assolutamente legittimi. Accuserebbe che il tutto sia stato fatto perché i Frati Cappuccini avrebbero avuto un trattamento di favore dall’Amministrazione per il percorso di approvazione, nulla di più falso, è stata applicata un norma urbanistica come per qualsiasi altro cittadino”.
“Mi sembra proprio che il Consigliere Leggio – scrive ancora Leonardo Paoletti – abbia assolutamente cavalcato una sterile ed insignificante polemica, forse volendo vedere qualcosa che non va in una semplice e cristallina operazione, soltanto perché coinvolti i Frati Cappuccini. Forse Leggio ha un conto aperto con i Frati Cappuccini, che noi ignoriamo, perché in questa vicenda non sembra proprio esserci qualcosa fuori posto. Sarebbe veramente opportuno che lo stesso Consigliere si occupasse delle molte cose che non vanno all’interno dell’Amministrazione dove dovrebbe svolgere l’interesse dei cittadini da opposizione al governo della città. Segnalando le infelici condizioni delle strade di Assisi, ridotte ormai a una buca continua. Il perché vengono spesi tanti soldi per una manifestazione come Universo Assisi, presentata e promossa solo un mese prima dell’inizio. Oppure perché il bilanci vede 11 opero pubbliche cancellate a fronte di una carenza di 5 milioni di euro, e molto, molto, altro. Non penso proprio, caro Fabrizio – dice Leonardo Paoletti rivolgendosi a Leggio – che i Frati abbiano violato alcuna Legge, o avuto corsie preferenziali, e non comprendo questo “astio” verso coloro che, piaccia o non piaccia, sono la metà della nostra realtà. Una metà che fa ampiamente li proprio dovere per la prosperità dell’economia cittadina. Nella mia visione, Accolgo la notizia della realizzazione della nuova attività molto positivamente, probabilmente nascerà una nuova struttura ricettiva che contribuirà ad innalzare la proposta del settore, attraendo magari un turista maggiormente facoltoso, il quale produrrà certamente maggiore economia per Assisi. Soltanto con una convinta cooperazione tra “i due mondi” si potrà vedere Assisi primeggiare ad alti livelli di ribalta internazionale e mondiale. In tutta questa storia – conclude il coordinatore di FI Assisi – il vero sconfitto, probabilmente, sei proprio tu amico Leggio, che vuoi vedere il torbido, per un tuo vantaggio, dove il torbido non c’è”.
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