“Abbiamo letto della soddisfazione del Sindaco Proietti, che conserva anche la delega al Turismo e alla Cultura del Comune di Assisi, riguardo ai dati delle presenze turistiche nella nostra città nel 2018. Impossibile non notare però il tenore incredulo e disfattista della gran parte dei commenti alle sue dichiarazioni nei vari social network, considerazioni provenienti per lo più da chi lavora nel comparto ed evidentemente lo conosce bene”. È il commento del capogruppo del M5S Assisi Fabrizio Leggio.
“Sì, è vero – spiega Leggio – abbiamo probabilmente registrato nel 2018 una crescita delle presenze turistiche nella nostra città (i dati sono provvisori e non ufficiali) rispetto al 2016, crescita più sensibile se rapportata all’ annus horribilis 2017, che sappiamo essere stato segnato dal danno indiretto del sisma del Centro Italia. Si tratta di un incremento locale che segue un trend mondiale del turismo di massa in crescita come conseguenza dell’aumento della platea dei possibili turisti. Il turismo già dal 2016 è aumentato in tutta Italia con +2,6% di presenze sul 2015 (403mln di presenze totali, 10mln in più del 2015 con 3,5 milioni in più di arrivi, pari a +3,1%), sono aumentati gli arrivi di turisti stranieri nello stivale del +3,5% e i residenti +1,6%. L’Umbria, sempre nel 2016, ha accolto 1,5% dei turisti arrivati in Italia (1,9% di italiani e 1,1% di stranieri sul totale nazionale). La quota degli stranieri è rimasta pressoché invariata mentre le presenze domestiche sono aumentate del 2,3% e conseguentemente sono aumentati anche ad Assisi, nulla di più”.
Per il M5S Assisi, “Nessun miracolo dovuto agli attuali amministratori e gestori della cassa comunale anzi, gli effetti delle loro azioni sono infinitesimali da poter dire nulli sull’incremento dei dati del turismo di Assisi. Nonostante l’aumento di presenze in pochi ne hanno percepito il beneficio all’interno dei bilanci delle proprie aziende, soprattutto nel settore del commercio e della ristorazione. Anzi molti lamentano bilanci antieconomici. Questo perché, come insegnava Trilussa, la statistica va letta per quello che è: un numero fine a se stesso, se non valutato in maniera analitica e rapportato con tutti gli altri indicatori e variabili che fanno leggere correttamente il dato finale”.
Il M5S Assisi cita a questo punto i dati storici della città serafica che “parlano abbastanza chiaro: “I posti letto nel comune di Assisi erano 7.366 nel 1994 cresciuti gradualmente fino a 10.401 nel 2016, con un aumento pertanto sostanziale del 29%. Non parliamo poi di quanto sono cresciute numericamente le attività ristorative e commerciali, spesso identiche una all’altra a distanza di pochi metri. Le presenze turistiche invece, erano 983.721 nel 1994 e sono state 1.082.538 nel 2016 con un incremento del 9%. (Fonte: dati ufficiali Istat, Regione Umbria, Comune di Assisi)”.
“Come è abbastanza facile capire – dice ancora il capogruppo del M5S Assisi – all’aumento incontrollato dell’offerta di posti letto (+29%) non è conseguito un aumento altrettanto sensibile della domanda (+9%), e per di più c’è ancora tanta ricettività sommersa dimostrata con i recenti fatti di cronaca. All’interno di questi dati, per essere esaustivi, è utile dire che in Assisi fino ai primi anni 2000 le camere in albergo ed extra-alberghiero erano quasi equivalenti in valore assoluto. Negli anni successivi l’offerta dell’extra-alberghiero ha superato l’altra in maniera schiacciante finendo oggi per dominare la politica dei prezzi sul territorio. Dunque la sproporzione dell’offerta rispetto alla domanda porta con sé il fatto che i prezzi tirano sempre verso il basso ( il valore sul mercato si è dimezzato e i prezzi di vendita di Assisi sono rimasti gli stessi di 10/15 anni fa ) ed in aggiunta l’aumento ormai insostenibile della pressione fiscale negli ultimi 15 anni ha fatto il resto: l’acqua scarseggia e la papera non galleggia più”.
“Attendiamo i dati ufficiali del 2018 anche per la conferma sulla permanenza media citata dall’amministrazione che vanta di averla confermata a 2 notti – che poi è il minimo – l’ironia di Leggio – perché senza questo dato Assisi non sarebbe una città turistica ma una città motel. Questo dato è stabile da 40 anni e l’eccezionalità sarebbe se la permanenza media fosse arrivata a 3 notti, perché nella serie storica dei dati rilevati nel Comune di Assisi il valore di questo indicatore non si è mai minimamente avvicinato a questa cifra. Ovviamente – aggiunge il M5S Assisi – non possiamo incolpare l’amministrazione comunale di Assisi di tutto ciò e per la crisi che il settore turistico sta combattendo, ma vorremmo che il problema fosse affrontato in maniera seria e partecipata, analitica e condivisa, perché ci sono correttivi che anche un amministrazione comunale potrebbe e dovrebbe mettere in campo. Invece dopo le dimissioni dell’assessore Guarducci non abbiamo più assistito a riunioni con un confronto attivo o convocazione di tavoli di lavoro aperti, ma solo a comunicati più o meno trionfalistici del Sindaco, buoni solo per chi non sa di cosa si sta parlando.
“Esiste un ‘Osservatorio permanente sull’imposta di soggiorno’ istituito con Regolamento comunale ma a tutt’oggi, dopo oltre un anno dalla nascita, non abbiamo potuto usufruire di una qualche analisi, una riflessione, un resoconto dell’attività svolta. Insomma, cari commercianti e ristoratori che fate fatica a far quadrare i bilanci delle vostre aziende, non vi preoccupate e non disperate perché la colpa non è vostra. La statistica dice che un pollo all’anno a testa c’è per tutti. Se a voi non l’hanno dato, andatevi a cercare chi ne ha mangiati due”.
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