“Non mi meraviglia, la ricerca del consenso appartiene da sempre alla logica delle forze politiche”. Lo afferma al Corriere della Sera monsignor Sorrentino, vescovo di Assisi, relativamente alla partecipazione di Beppe Grillo ieri, alla marcia sul reddito di cittadinanza ad Assisi. Il presule aveva invitato il leader pentastellato a dialogare al Santuario della Spogliazione, senza ottenere risposta, e questa mattina la risposta del comico è laconica: “Sì, certo”, dice ai giornalisti fuori dall’hotel perugino in cui ha soggiornato.
“La Chiesa, per parte sua – avverte monsignor Sorrentino – deve stare bene attenta a non farsi strumentalizzare da nessuno. Non sarei felice se un discorso evangelico venisse stravolto in un discorso di bassa politica. Semmai riguarda la politica nel senso più alto”.
“Il santuario – spiega ancora Mosnignor Sorrentino – evoca anzitutto la ‘spogliazione’ di Cristo, è un’icona che risale al cuore del cristianesimo e ci impegna a metterci tutti nello stesso dinamismo, a spogliarci di ogni egoismo e cattiveria e sentire la bellezza dell’accoglienza, della condivisione. Non è una conversione intimistica ma ci obbliga a scelte concrete che hanno rilevanza nella societa’ e nella Chiesa: l’attenzione ai poveri, agli ultimi”.
Alla domanda se il tema del reddito di cittadinanza può rientrare, il vescovo replica: “Non so cosa ci sia dietro questa formula politica. Da un punto di vista evangelico direi che la parola ‘cittadinanza’ è insufficiente e parlerei piuttosto di un reddito minimo di dignità della persona umana, della necessita’ di garantire il necessario ad ogni donna o uomo, che sia cittadino o no”.
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