Il 19 dicembre 2016 i consiglieri Giorgio Bartolini ed Emidio Fioroni hanno presentato un’interrogazione con oggetto l’abolizione del primario di chirurgia generale dell’ospedale Assisi.
“Da quanto è dato sapere – sostengono i consiglieri – sembra che sia stata presa la decisione dalla Asl di Perugia di dare un’ulteriore “mazzata” all’ospedale Assisi. Sotto l’albero di Natale i cittadini troveranno come regaloil declassamento dell’unità operativa complessa di chirurgia in unità operativa semplice. Questo è il significato in soldoni dell’abolizione del primariato di chirurgia generale. È la solita mossa – continuano – di non lontana memoria perpetrata dalla stessa Asl quando fu trasferito il primario di ostetricia all’ospedale di Foligno con la conseguente chiusura politicamente voluta dalla Regione del reparto di Assisi. Assisi non avrà più il primario chirurgo con tutto quel che ne consegue. L’ospedale Assisi così perderà un altro pezzo fondamentale della sua essenza trasformandosi sempre più in un poli-ambulatorio. Il tanto recente strombazzato aumento di sei posti letto al pronto soccorso, fatto passare come potenziamento dell’ospedale Assisi è un non senso se poi non si ha la possibilità, in caso di bisogno, di ricorrere ai reparti chirurgia, ostetricia, pediatria, per eventuale terapia o necessaria consulenza”.
I due esponenti di minoranza ricordano il comunicato stampa dell’incontro dell’agosto 2016 tra la sindaca di Assisi e l’assessore regionale alla sanità Barberini, “enfatizzato dal primo cittadino quale ‘giornata storica per il rilancio di cui l’amministrazione comunale si è resa protagonista’, parlando di ‘un ospedale che cresce’, e sottolineando come ‘l’ospedale Assisi fin dalla campagna elettorale è per noi una priorità’, ‘per la prima volta un assessore regionale della sanità è in visita ufficiale all’ospedale’. Un comunicato che oggi – concludono Bartolini e Fioroni – ci lascia alquanto perplessi: al sindaco, che ha trattenuto la delega per la sanità e che ha incontrato l’assessore di competenza della regione, chiediamo di dare i chiarimenti su quanto sopra esposto al consiglio comunale affinché anche gli abitanti dei comuni di Assisi e dei comuni limitrofi possano essere informati”.
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