Dopo anni di totale menefreghismo, il Movimento 5 Stelle scopre soltanto adesso in campagna elettorale l’esistenza di Assisi e del suo ospedale. L’accusa alle forze di centrodestra (sull’ospedale di Assisi, ndr), che solo da due anni governano la regione, è patetica e imbarazzante”. Lo scrive la Lega Assisi in risposta alla nota del pentastellato Thomas De Luca, ieri tornano a chiedere lumi sul futuro della struttura di Assisi, a suo dire penalizzata dalla gestione Lega. “Una struttura che rappresenta la metafora piena di come la Lega di governo con la sanità pubblica si sta comportando alla stregua di un esecutore testamentario. La prima cittadina sta facendo ancora i conti con i danni fatti dal centrodestra”, la tesi dell’esponente del M5S.
“I grillini per tanti anni sono rimasti vergognosamente in silenzio mentre il PD e la sinistra, quelli che oggi sono loro alleati ad Assisi, smantellavano la sanità pubblica. I grillini fanno finta di non sapere che nell’ultimo decennio il nosocomio assisano è stato oggetto di un progressivo depauperamento delle strutture, a seguito delle scelte politiche della Giunta regionale di sinistra allora in carica, che hanno determinato la chiusura di servizi fondamentali come quelli erogati dal Punto nascita e dalla Chirurgia generale. Riguardo la favola della privatizzazione della sanità, vogliamo ricordare ai grillini che è stato proprio l’assessore Coletto della Lega a porre rimedio alla gravissima situazione dell’istituto privato Prosperius, mantenuto con soldi pubblici dalla giunta regionale di sinistra”.
“Vorremmo ricordare, inoltre, gli impegni previsti dal PNRR per la valorizzazione dell’ospedale di Assisi, l’implementazione di servizi e il potenziamento delle strutture. Recente la notizia dell’arrivo di un nuovo primario di medicina, figura finora assente, che garantirà all’ospedale di Assisi una sua autonomia nella gestione delle risorse e del personale e quindi una migliore qualità dei servizi ai pazienti. Invitiamo gli esponenti del Movimento 5 Stelle a informarsi bene prima di parlare a vanvera di questioni che nemmeno conoscono semplicemente perché non se ne sono mai occupati”.
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