Mentre c’è ansia per il laboratorio di analisi – secondo alcuni dipendenti dell’ospedale di Assisi potrebbe chiudere a fine anno – non si ferma il dibattito sulla valorizzazione della struttura. E così, se il consigliere regionale Pastorelli ha annunciato la creazione di un “punto di riferimento per la cura di persone disabili e fragili”, il Movimento 5 Stelle ha tirato fuori la delibera di giunta, in cui si chiede sì alla direzione welfare di elaborare un progetto di valorizzazione per la struttura, “senza però – dice il Movimento 5 Stelle – finanziamenti, tempistiche e obiettivi concreti. Ad un mese dalle elezioni, si delibera di ‘dare mandato alla direzione salute e welfare di elaborare un progetto specifico per l’ospedale di Assisi’ Più o meno la stessa mozione fatta già nel 2021, alla quale erano seguiti anche allora articoli trionfalistici ma nessuna azione concreta da parte di nessuno. Dopo 5 anni da capogruppo del partito di maggioranza, finalmente oggi, a fine mandato, diamo mandato di elaborare un progetto? Ma che davvero c’è qualcuno che ancora ci crede ?”, scrive l’assessore Fabrizio Leggio su Facebook pubblicando anche le foto della delibera. (Continua dopo la foto)
“Il consigliere regionale Pastorelli ci ha informati della ‘battaglia lunga e complessa’, combattuta a quanto pare contro la propria giunta, per valorizzare l’ospedale. Un maldestro tentativo – scrivono invece pentastellati Andrea Mancinelli e Anna Mastrobuono – di spacciare per un successo personale ciò che è in realtà un fallimento del centrodestra regionale: basta fare una rapida ricerca per ricostruire una storia che evidenzia un ripetuto goffo tentativo di autopromozione, visto che a ogni elezione – 2021 per le comunali e 2022 per le politiche – si sventolano fantomatici progetti. Nel 2024, siamo in piena campagna elettorale per le regionali, il consigliere, vedendosi in pericolo di conferma per comprovata incapacità, rilancia con un’azione decisiva e spinge sull’acceleratore. E niente, gli è scappata la frizione e partorisce, insieme alla giunta, una delibera vuota: senza alcun finanziamento, nessuna tempistica, nessun obiettivo concreto”.
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