“Ancora una volta ci troviamo costretti a smentire bugie sull’ospedale di Assisi: radiologia non è assolutamente a rischio e il laboratorio di analisi manterrà intatte qualità ed efficacia dei servizi. Basta con queste chiacchiere strumentali messe in giro ad arte, non si fa becera politica sulla salute dei cittadini”. L’intervento è del capogruppo Lega in Consiglio Regionale Umbria Stefano Pastorelli, dopo che ieri era emersa la richiesta di un incontro del personale della struttura al sindaco per il rischio di depotenziamento del nosocomio ‘tagliando’ i servizi di laboratorio analisi e radiologia. L’incontro, in programma oggi, è in realtà slittato alle prossime ore.
“Ho avuto modo di confrontarmi con l’assessore Luca Coletto e il direttore sanitario regionale Massimo D’Angelo in merito a quanto comparso sulla stampa e posso assicurare che la radiologia dell’ospedale di Assisi non è assolutamente a rischio di chiusura, anzi, è una delle radiologie più performanti della regione e presto si arricchirà del servizio di Radiologia domiciliare per l’esecuzione di esami direttamente a casa del paziente, per quei soggetti impossibilitati a spostarsi”, dice Pastorelli. “Per quanto riguarda il laboratorio analisi – aggiunge – il piano regionale di riordino della rete dei laboratori è stato realizzato in aderenza ai parametri del Decreto Ministeriale 70/2015, che detta gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici degli ospedali e garantirà in tutti i presidi ospedalieri periferici, attività diagnostica di urgenza, correlata al grado di complessità della struttura ospedaliera, centralizzando la normale attività di routine. Anche per il territorio di Assisi non comporterà nessuna modifica per la qualità e l’efficacia dei servizi al cittadino, in quanto i punti prelievo resteranno invariati sia nelle sedi ospedaliere che in quelle distrettuali. Questo vale anche per i pazienti ricoverati e per quelli del Pronto Soccorso, i cui esami urgenti a risposta rapida saranno effettuati tramite l’apparecchiatura POCT già attiva da molti anni ad Assisi, primo Ospedale a sperimentare questa nuova tecnica analitica. Basta con questo allarmismo ingiustificato sulla sanità, ai cittadini servono notizie certe e non propaganda elettorale”.
Nello specifico, secondo quanto emerso su Umbria24.it nel maggio 2022, il nuovo piano di riordino dei laboratori si andrà a modificare l’ultimo assetto del 2018, che prevedeva cinque centri hub (negli ospedali di Perugia, Terni, Foligno, Orvieto e Castello) e nove spoke a Castiglione, Pantalla, Branca, Umbertide, Amelia, Nardi, Spoleto, Assisi e Nocera. Un modello che garantiva diagnostica di base e urgenze sia per i ricoverati sia per coloro che arrivano nei pronto soccorso, copertura in rete H24 e un assetto organizzativo con una presenza attiva (articolata in sei o dodici ore) sulla base delle prestazioni previste e delle dotazioni organiche. La nuova suddivisione vedrà gli ospedali di Perugia e Terni quali hub dedicati a tutte le prestazioni a favore dei pazienti interni e di quelli del bacino di riferimento; gli ospedali di Città di Castello, Branca, Foligno, Orvieto e Spoleto garantiranno tutte le prestazioni a parte le alte specialità, mentre nei presidi di Umbertide, Castiglione, Pantalla, Assisi, Narni-Amelia, Orvieto e Norcia-Cascia ci si occuperà di esami a risposta rapida a bassa complessità.
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