“Di oggi la notizia degli arresti, alcuni dei quali percettori di reddito di cittadinanza. Noi lavoreremo ai progetti utili alla collettività, per far sì che chi percepisce il reddito di cittadinanza si occupi di lavori socialmente utili, come l’accompagnamento di anziani e disabili o lavoretti semplici per la cura del territorio”. Lo ha detto Marco Cosimetti in un video pubblicato su Facebook a proposito della maxi operazione della Polizia di Stato nei giorni scorsi, attirandosi però la risposta dell’assessore Massimo Paggi.
“Un buon consiglio utile a tutti è quello di informarsi prima di parlare. Premesso questo, vanno raccontati i fatti. L’argomento è l’attivazione dei Puc (progetti utili alla collettività) nell’ambito del reddito di cittadinanza. La normativa in materia è chiarissima: coloro che rientrano nei Puc possono essere utilizzati solo in determinati campi, per lo più di carattere sociale, artistico e culturale, e le attività non sono assimilabili ad attività di lavoro subordinato e comunque non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dell’ente pubblico”, scrive Massimo Paggi, candidato di Assisi Civica e assessore uscente.
“La conferenza della Zona Sociale 3 (Assisi Comune Capofila, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica) il 20 ottobre 2020 ha deciso l’attivazione dei Puc disponendo che ogni amministrazione deliberasse in materia. Da allora i Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Valfabbrica hanno deliberato, Cannara invece NO. Ciò vuol dire che i Puc non possono partire perché l’amministrazione comunale di Cannara è inadempiente e gli altri Comuni non possono muoversi perché la Zona Sociale per procedere deve contare su tutte le delibere dei cinque Comuni interessati. Detto questo – conclude la nota di paggi sui progetti utili alla collettività – è da ritenersi insensato e soprattutto fuori luogo che candidati di centrodestra si cimentino in dichiarazioni e prese di posizioni false e prive di fondamento”.
Da Assisi Domani si punta invece il dito contro “la chiara intenzione altresì ben evidenziata nel programma di governo del candidato della Destra di ridurre la spesa pubblica corrente del Comune di Assisi del 2% all’anno. Ci si rende conto di cosa significa? Significa tagliare circa € 500.000 di spesa corrente all’anno con una revisione di spesa complessiva nei cinque anni di mandato dunque pari a € 2.500.00 complessivi ! La prima domanda che sorge spontanea è cosa si vuole tagliare? Appare evidente infatti che alcuni capitoli di spesa è evidente non sono affatto comprimibili. Facciamo l’esempio infatti della spesa corrente destinata agli stipendi dei dipendenti dell’amministrazione comunale ( che ha dimostrato tra l’altro nelle sue ultime esternazioni di non apprezzare né conoscere al punto di scambiare un Agente di PS con un Vigile Urbano) : come pensa di ridurre la spesa? Dunque la revisione della spesa quali capitoli andrebbe a colpire? La scuola? I Servizi sociali? I Trasporti ? Ciò che rende la nostra vita cittadina più vivibile e agevole? Non è dato sapere. Ma sorge anche spontanea la seconda fondamentale domanda : perché???? Quali sono i fini di questi tagli? Abbiamo vissuto una campagna elettorale dove con finta competenza si denunciava una situazione debitoria preoccupante del Comune. Poi si vanno a vedere i dati complessivi del Bilancio approvato e certificato ( non solo i dati parziali che fanno comodo ad arte) e si scopre che il Bilancio è sano e solido e che la rata annuale per l’indebitamento pagata dal Comune è inferiore di oltre un terzo a quella del 2016 quando Stefania Proietti è divenuta Sindaco. L’obiettivo di una Amministrazione Comunale non è certo ridurre i servizi ai cittadini che poi magari si devono rivolgere a privati, ma di darne quanti più possibile e di miglior qualità possibile mantenendo l’equilibrio di Bilancio. Questa è la visione di Assisi Domani. Nessuna forbice spezzerà la pietra rosa di Assisi”.
Dopo cinque anni di investimenti nel settore della scuola pubblica, con quasi 8 milioni di euro messi a sistema dall’Amministrazione Comunale, è tempo di pensare al prossimo obiettivo, per il quale i tempi sono maturi: la scuola comunale di musica. Un sogno che diventerà presto realtà grazie a piani programmatici supportati da investimenti strategici messi a bilancio nei primi cento giorni di governo: una buona pratica consolidata già in occasione della realizzazione del primo asilo nido comunale. Una scuola di musica che sarà dotata delle migliori strumentazioni, anche grazie alle risorse intercettate da fondi europei, con un’offerta formativa eterogenea e differenziata: dalla musica medioevale al repertorio moderno, dalla propedeutica musicale per i piccolissimi ai corsi pre-accademici che saranno realizzati in collaborazione con il Conservatorio di Perugia, fino a possibili collaborazioni con enti di caratura internazionale quali la Siena Jazz University. +La persona è al primo posto: docenti e alunni insieme per costruire nuove relazioni educative forti all’insegna del linguaggio universale della musica”.
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