Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza (11 contro 5) il rendiconto di gestione anno 2019 e il risultato di amministrazione pari ad € 11.579.050,32 (il valore più alto registrato da sempre). A proposito dei vincoli di finanza pubblica, il rendiconto 2019 evidenzia che il Comune di Assisi ha rispettato gli obiettivi del pareggio di bilancio e, aspetto più che positivo, è il rispetto del pagamento verso terzi con un indicatore di tempestività annuale pari a 15,52 giorni (tempo medio di pagamento) con comprensibili benefici per gli operatori economici.
L’indebitamento dell’ente, sempre al 31 dicembre 2019, è di 7.690.735 (compresi 5.561.600 di mutui contratti nell’anno), l’incidenza pro-capite è pari a 271,22 euro, una cifra bassa rispetto al decennio passato – dove si sono avuti indebitamenti pro capite ad Assisi che hanno superato i 450€ – ciò nonostante i nuovi mutui per le straordinarie manutenzioni per strade e altri beni pubblici e infrastrutturali.
Per la spesa corrente dalla relazione presentata risulta tale voce attualmente raggiunge quota 28.742.752,77 euro.
Un altro dettaglio rilevante del rendiconto di gestione 2019: i trasferimenti statali per il Comune di Assisi sono stati di soli 1.150.448,48 € diminuiti del 60% nel solo ultimo quinquennio. La giunta nel presentare attraverso il sindaco la documentazione ha evidenziato che il bilancio 2019 presenta il Comune strutturalmente sano ed efficiente come risulta dall’esame dei parametri indicati dall’ultimo decreto ministeriale in merito.
A proposito della farmacia comunale, la differenza tra entrate e uscite è pari a 116.803,33, somma che è andata a vantaggio dell’intero bilancio comunale, grazie anche al Bonus Bimbi domani. Da luglio 2018 è iniziata la spedizione delle Baby Card Bonus Bimbi Domani per tutti i bimbi nuovi nati e residenti nel comune di Assisi, un bonus di 500 euro spendibile in prodotti per la prima infanzia; nell’anno 2019 sono state emesse 181 cards.
Per il capitolo personale sono cessati dal servizio 11 dipendenti e sono stati assunti 9 dipendenti a tempo indeterminato tramite mobilità e attingimento da graduatorie già esistenti. Sul fronte degli investimenti le spese – come risulta dal rendiconto di gestione 2019 – sono state finanziate e impegnate per 6.537.844,37, di cui la voce più importante riguarda viabilità e diritto alla mobilità (3.647.713,47), lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio (830.449,65), istruzione e diritto allo studio (611.256, 41), sviluppo economico e competitività (572.664,11).
L’incasso dall’imposta da soggiorno nell’anno 2019 è stato di 1.161.701,00 (nel 2018 era stato di 1.112.011) ed è stato destinato al finanziamento degli interventi in materia di turismo, ivi compresi la valorizzazione e promozione del territorio e della sua offerta ricettiva, per manifestazioni ed eventi culturali e sportivi, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali e dei relativi servizi pubblici locali. Nell’anno scorso l’entrata da parcheggi in concessione è stato di 1.410.431,00. Posta di entrata extratributaria come l’importa di soggiorno che, purtroppo, in questo anno 2020 a causa dell’emergenza Covid, risulteranno pressoché azzerate almeno nella parte variabile.
La situazione finanziaria del rendiconto di gestione 2019 evidenzia sì un avanzo di amministrazione di € 11.579.050,32, tuttavia la nota dolente è che risulta accantonato per la gran parte per € 8.501.024,58, secondo le disposizioni di legge, al Fondo crediti di dubbia esigibilità adeguato al 31.12.2019 nella misura del 100% della percentuale di inesigibilità dei crediti individuati come di dubbia e difficile riscossione.
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità previsto nel bilancio 2020-2022 è pari ad ulteriori € 1.955.115 pertanto al termine dell’esercizio 2020 l’incidenza del Fondo sull’avanzo di amministrazione sarà pari ad € 10.456.139,59.
Il sindaco Stefania Proietti con l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha rilanciato la proposta al Governo per permettere ai Comuni di usare parzialmente questi fondi accantonati per il patto di stabilità al fine di tagliare i tributi locali alle categorie più colpite dalla crisi economica generata dal Covid-19.
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