“RU486 ad Assisi è meglio non prendere posizione … l’Amministrazione non porta in discussione la mozione delle Democratiche Umbre”. Lo segnala l’ex assessore Claudia Travicelli. Di seguito la nota, di cui riportiamo ampi stralci.
“È cronaca di questi ultimi giorni – scrive – la manifestazione che si è tenuta a Perugia a favore del ritorno alla somministrazione extraospedaliera della “pillola” RU486 – Interruzione volontaria farmacologica della gravidanza, che la Regione dell’Umbria a guida Tesei, dopo la combattuta delibera del 2018, ha ultimamente abrogato. Ritornando quindi la sua somministrazione in Day Hospital. La manifestazione ha mobilitato molte associazioni e movimenti, tra le quali anche le ‘Democratiche Umbre’”.
“Prima di entrare nel merito, a scanso di equivoci e fraintendimenti, non si sta discutendo di aborto sì o aborto no, contrari o favorevoli all’interruzione volontaria della gravidanza. Non si è manifestato su questo, sia ben chiaro. Cosa che qualcuno, in maniera fumosa, ha ricondotto la manifestazione a quei temi. Oggi, la mistificazione in una società apparentemente informata ma distratta, così fast (veloce) tanto che le informazioni vengono assimilate senza il vaglio della ragione, purtroppo fa ben più breccia che le cose reali”.
Per l’ex assessore “L’interruzione volontaria della gravidanza, vista con gli occhi di una donna, si parva licet, non è come bere uno spritz. È sempre una scelta travagliata che tocca anche la sfera della psiche. È un percorso introspettivo e morale, mi riferisco a Immanuel Kant e non alla morale che tutti intendono. È un percorso doloroso che solo chi è donna è madre può comprendere a pieno. Perciò tornare indietro, ed obbligare tre giorni di ricovero per la somministrazione della RU486, può rendere più dolorosa una scelta che già è dolorosa di suo”.
In un lungo intervento di cui riportiamo ampi stralci, Travicelli spiega che “le ‘Democratiche Umbre’, in occasione di questa manifestazione, hanno proposto alle varie amministrazioni, sia dove il PD governa, sia dove questo siede all’opposizione, una mozione su tale argomento. In alcuni Consigli Comunali – ricorda Travicelli – è stata approvata in altri no, ma sempre presentata dagli esponenti del PD. Possiamo citare a puro titolo di esempio, in maniera non esaustiva, Gubbio, Gualdo Tadino, Città di Castello, Fabro, Arrone, Castiglione del Lago, Perugia e via di questo passo”.
Ma questo – secondo l’ex assessore – non è avvenuto ad Assisi, dove “il PD in maggioranza, guidata dalla Proietti. Cosa ha fatto a proposto della mozione sulla RU486? La risposta è: ‘Nulla di fatto, non pervenuto’. Ebbene sì, ci risulta anche che la mozione stessa, mai portata in Consiglio comunale ad Assisi, fosse molto gradita da una donna presente tra le file della maggioranza della città “Serafica” e tra le Democratiche Umbre, ci domandiamo chi avrà dato lo Stop e il No alla discussione in Consiglio comunale ? Avrei un’idea … come me tanti. Forse anche Il PD, come altri personaggi della maggioranza è diversamente affaccendato in alte faccende? Che purtroppo il partito Assisiate non goda di buona salute, è cosa nota. Altrettanto note sono le guerre fratricide, fra i quattro gatti al loro interno”.
Per Travicelli, “Ad ogni modo, questa è una rappresentazione plastica di come la maggioranza che governa la nostra Città, sia in preparazione della prossima campagna elettorale. Forse per non toccare certe sensibilità vicine (oramai lontane), di coloro che hanno perorato le liste civiche e l’apparentamento con il PD. Ad ogni modo, la tensione della maggioranza, è palpabile e lo si vede anche da fuori. Sui diritti delle donne non si torna indietro e insieme lo sosterremo in ogni Consiglio Comunale dell’Umbria dicevano alla presentazione della mozione le Democratiche Umbre e invece … ad Assisi sembrano “anime” allo sbando, che vagano cercando l’Empireo che per questo “giro” non troveranno certamente”.
Per l’ex assessore, in maggioranza sono “Tutti distolti dai problemi della gente, che in particolar modo in questo nefasto periodo hanno più bisogno di aiuto che di chiacchiere. La Città di Assisi è in ginocchio, lo era già da prima della pandemia per certi aspetti. Ora tutto è più difficile per imprenditori, commercianti, operatori turistici e tanti lavoratori. Di tutto ciò ne parleremo nei prossimi giorni. Intanto … del ripristino dell’accesso ad un diritto e la piena applicazione della legge 194/1978 e sui diritti da Assisi si torna indietro, una battaglia che in questo territorio non ha avuto l’onore e forse l’importanza per essere discussa. Ringrazio fortemente le Democratiche Umbre e la responsabile Morena Bigini per l’impegno, la passione e la battaglia condivisa”.
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