“Non abbiamo parole per descrivere l’inopportuna contestazione che alcuni amministratori di maggioranza hanno sollevato parlando di ‘disinformazione’ nei confronti della scala mobile di Porta Nuova”. Sono le parole dei consiglieri del gruppo misto Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli dopo che per tutta la giornata di ieri assessori e consiglieri comunali, in risposta a un articolo del Corriere dell’Umbria uscito nella “Voce dei Lettori” (vedi screenshot sotto; nella foto in evidenza, l’infastruttura come appariva nella mattinata del 28 maggio) in cui si segnalava la scala mobile non funzionante per parte della giornata del 28 maggio, hanno pubblicato video dell’infrastruttura funzionante con toni ironici e sarcastici. Peccato che quello del 28 fosse il quinto guasto in due mesi (almeno tra quelli registrati) e che già in passato tali disservizi fossero stati riportati anche su Assisi News, oltre a essere segnalati al sindaco Stefania Proietti anche in forma privata. (Continua dopo la foto)
“Contestare il fatto dunque che i fatti che si riportano (questa volta in merito al malfunzionamento della scala mobile del parcheggio di Porta Nuova), non corrispondono al vero, e che si fa disinformazione, ci appare una presa di posizione arrogante e faziosa, tipica del modo di fare politica di alcuni di questi amministratori. Non siamo alla censura, ma i diktat lo diciamo apertamente non ci piacciono affatto. I giornalisti – dicono Mignani e Pastorelli – sono sempre stati testimoni puntuali degli accadimenti positivi e negativi che avvengono sul nostro territorio. Nessuna disinformazione dunque, né il tentativo di allarmismo dai loro reportage, piuttosto una cronaca attenta, puntuale e bipartisan senza preclusione di sorta”.
“Si dovrebbe avere piuttosto il coraggio di ammettere come amministratori, le proprie responsabilità in merito alle tante promesse fatte e mai realizzate. Un lungo, lunghissimo elenco di cui la scala mobile è uno degli elementi rappresentativi. Ben otto anni di promesse. La scala mobile di Porta Nuova è usurata da tempo, e andava sostituita secondo i costosi progetti fatti, da una realizzazione in salita e discesa con servizio anche per la disabilità unitamente alla riqualificazione dell’area e dei bagni pubblici. Nelle comunicazioni social si dovrebbe avere il coraggio di dire piuttosto, quando potremmo godere della nuova realizzazione e il motivo dei ritardi nella realizzazione”.
“L’assenza del controllo e degli interventi preventivi e manutentivi sul territorio è sempre più evidente, non ci si meravigli se la gente si rivolge alla stampa per denunciare il fatto che l’amministrazione non ascolta e non interviene. Se la comunicazione/denuncia/informazione fatta nei giornali. serve a smuovere i ‘sederi’ dalle sedie, ben vengano uno, cento, mille articoli in tal senso. Se serve a far ripuilre una fontana, a far ripartire un servizio, a rattoppare una buca, ben vengano – continua la nota – quei giornalisti vicini alla gente e sensibili alle problematiche dei cittadini. Accusare altri, per coprire le proprie responsabilità è un sistema antico. Assisi non può permettersi tanta superficialità”.
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