Le scale mobili di Assisi, nel parcheggio di Porta Nuova, sono immobili da settimane. Lo denuncia la portavoce dei Democratici e Popolari per Assisi Claudia Travicelli. Di seguito l’intervento dell’ex assessore.
Nessuno uomo può prevedere la fine della propria vita, invece per quanto riguarda le scale mobili, sì. Sono trascorsi trent’anni per questa scala mobile, da giorni “immobile”. Al contrario degli esseri umani, il fine vita di una scala mobile lo possiamo prevedere con estrema certezza e precisione. Il tempo e gli anni ci dicono che avrebbe bisogno di collaudi e di tanto altro … È quanto è accaduto per le scale mobili del parcheggio di Porta Nuova. Da alcune settimane, infatti, giacciono immobili nel loro sacello, con delle transenne che fanno loro da picchetto d’onore.
Questa morte naturale, programmata era già nota sin dal 2016, anno nel quale è stato completato il parcheggio di Porta Nuova. Perciò, non è caduta sulla testa dell’amministrazione come fosse una tegola, o una meteorite. Da diversi giorni, cittadini e commercianti, ci fanno notare questo disservizio. Anche all’entrata del parcheggio, troviamo affisso il manifesto di chiusura, qualcuno ci dice … funebre, perché ne ricorda il triste evento. Della serie te lo avevo detto … potremo aggiungere. Molti turisti e non, sono costretti a percorrere le “alpine” scale che si inerpicano su per la ripa, fino ad arrivare appena sotto l’uscita delle scale mobili.
Queste scale, che sono fuori da ogni logica e norma del buon costruire, sono impegnative ad essere percorse, sia in salita sia che in discesa: lo è per persone anche allenate, figuriamoci per le persone anziane. Poi, c’è il convitato di pietra, le persone con disabilità. Portatori H, i quali ad Assisi, ahimè, sono sempre più spesso dimenticati da questa amministrazione e non solo in questo caso. Ci hanno riportato storie da terzo mondo, che “a tempo debito” vi racconteremo. Questa però è tutta un’altra storia. Torniamo al problema delle scale mobili, o meglio immobili. La questione è divenuta cogente. Oltre a molti cittadini arrabbiati, ci giunge notizia che molti tour operator, viste le proteste dei loro clienti, hanno già dirottato i loro pullman nel parcheggio di San Pietro (Giovanni Paolo II), lasciando “scoperta” la parte alta della città e appesantendo il già trafficato parcheggio. Oltre ai problemi di circolazione, vi è anche il disagio per le attività commerciali della parte alta della Città, che sono già poco attraversate dai flussi turistici, specialmente in questo periodo storico di turismo rapido e ristretto nel tempo, caratteristica del turismo c.d. “mordi e fuggi”.
Detto ciò, vorremmo sapere, o meglio la cittadinanza vuole sapere, le attività commerciali vogliono sapere, al di là delle chiacchere che girano, quale sarà la soluzione nell’immediato, Natale compreso e per il futuro prossimo, che questa amministrazione incapace intende prendere? Intanto vogliamo far notare che in questi anni, se venisse fatto appello alla mancanza di fondi, l’amministrazione ha sperperato danari con dazioni, più o meno discutibili, a destra e a manca per attrarre consensi, andando a spulciare tra le varie delibere, se ne vedono delle belle. In certi casi, veramente discutibili, tanto sono soldi pubblici, qualcuno dice! Parliamo di dazioni di ogni genere, fatte con grande superficialità, senza nessun senso. Non considerando il fallimentare totale di “Universo Assisi”, che è stata una macchina mangia soldi da oltre un milione di euro. Non dimentichiamo poi, le spese sostenute per i numerosi viaggi istituzionali (senza senso per noi cittadini), in giro per il mondo.
Attendiamo, fiduciosi ma poco speranzosi, le risposte serie e non favolistiche dell’amministrazione. Obiettivamente ci permettiamo di aggiungere una considerazione, le voci che circolano in città dicono di promesse da parte di questa amministrazione, per la realizzazione di una grande opera da sostituire alla scala “immobile”, da realizzare … tra anni, cioè quando questa amministrazione sarà decaduta e speriamo sarà definitivamente mandata a casa. Qualcuno direbbe “Campa cavallo che l’erba cresce” … Le risposte devono essere date tempestivamente, oggi e non tra anni, ogni film ha una fine … e i vari teatrini hanno stancato la città! Uno di questi giorni parleremo anche delle tante “grandi opere” promesse da questa amministrazione, “opere invisibili” mai realizzate.
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