Rilancio e investimenti sono stati i principali concetti emersi nel corso dell’Assemblea dei soci di Sase che si è tenuta ieri mattina e alla quale ha partecipato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Ma alla conferenza dei servizi, saltata per l’assenza della Regione e anche del Comune di Perugia, due dei soci della Sase la società che gestisce l’aeroporto San Francesco d’Assisi, non si è invece parlato del progetto della scuola di volo, e il Comune di Assisi torna a ribadire la sua posizione.
All’assemblea dei soci, da un lato è stata sottolineata l’esigenza di definire l’impatto che economicamente ha avuto nel 2020 l’emergenza sanitaria Covid-19 sull’attività della società. Dall’altro è emersa la necessità di predisporre un piano dettagliato di rilancio e innovazione dell’aeroporto regionale individuando, tra l’altro, rotte strategiche per collegare lo scalo umbro ad un hub di valore internazionale, la valorizzazione delle superfici commerciali dell’aeroporto stesso e la ridefinizione delle rotte non solo in termini di destinazione dalla regione, ma anche di arrivi in Umbria, con particolare attenzione a turismo e business.
Proprio in tal senso la Regione si è detta disponibile ad un impegno promozionale nei confronti dei mercati di riferimento che verranno individuati. A fronte di un progetto di rilancio chiaro, da sostanziarsi mediante un piano industriale individuato dal nuovo Cda, i soci si sono detti disponibili ad incrementare, già dal 2021, gli attuali contributi di ulteriori 2 milioni di euro. All’ordine del giorno anche la questione della scuola di volo per la quale si è chiesta chiarezza sul progetto. Quanto al nuovo Cda, prima della nomina è stata chiesta una verifica statutaria che avverrà a breve.
Ma il Comune torna a chiedere chiarimenti, sulla scuola di volo. Dopo che la conferenza dei servizi è saltata, il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha spiegato che “la prossima riunione si terrà a breve e tutto sommato il rinvio può essere utile per ulteriori approfondimenti su tutti gli aspetti del progetto anche in relazione all’impatto ambientale e paesaggistico che la costruzione della scuola di volo avrebbe su Assisi”. Il sindaco, in quanto portatore di interesse della Città che è patrimonio dell’Unesco e anche socio della Sase con il 2,21 per cento, ha ribadito, come sta facendo da qualche tempo, più di una perplessità sull’eventuale cementificazione di migliaia e migliaia di metri cubi a ridosso di Assisi per la costruzione di una scuola per piloti che rischia peraltro di depotenziare l’aeroporto.
“Come Comune – ha detto il sindaco – ci teniamo moltissimo allo sviluppo dello scalo aeroportuale perché se rilanciato rappresenterebbe una risorsa infrastrutturale utile ad Assisi e al turismo religioso che qui si riversa. Oggi stiamo vivendo una crisi senza precedenti, con le presenze azzerate, per cui siamo pronti a una politica seria e attrattiva, lo eravamo ieri quando avevamo proposto, insieme al Comune di Perugia, di devolvere parte dell’imposta di soggiorno proprio all’aeroporto, lo siamo oggi ancora più convinti dell’importanza del “San Francesco”. Quello che questa amministrazione non può accettare è il deturpamento del paesaggio di Assisi e siamo sicuri che accanto a noi in questa battaglia avremo i francescani, la cittadinanza e le associazioni che hanno a cuore la tutela dell’ambiente”
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