I consiglieri del gruppo misto Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli, in quota Forza Italia, “sollecitatati ancora una volta da alcuni cittadini delle zona montana” ribadiscono “i ritardi da parte dell’Amministrazione nella sistemazione della viabilità di alcune strade di montagna. La precaria condizione di collegamento tra alcune frazioni ed il capoluogo Assisi risulta dalle immagini che alleghiamo all’articolo (fotogallery in fondo al pezzo, ndr), ma le stesse non rendono del tutto evidente il disagio che i cittadini residenti sono costretti a subire ogni giorno”.
Il riferimento particolare, riguarda la viabilità che dalla località Ponte Grande si dirige verso Petrata e verso la località Paradiso e Sant’Anna e da questa verso San Presto. Non da meno preoccupante è quella che che si dirige verso Madonna dei Tre Fossi per poi proseguire verso Satriano. Merita un approfondimento – continua la nota di Mignani e Pastorelli sulle strade di montagna – il collegamento Sant’Anna/San Presto interdetto al traffico a causa di una frana. Di fatto la chiusura di questo tratto di strada, taglia in due la montagna, costringendo i residenti, che per motivi di lavoro devono prendere la Provinciale verso Gualdo Tadino, ad allungare il percorso per svariati chilometri con dispendio di tempo ed economie. Sull’argomento, abbiamo presentato come consiglieri alcune interpellanze e siamo intervenuti anche con articoli di giornale. Anche in queste circostanze le promesse sono state tante ma i fatti restano gli stessi. Secondo l’Amministrazione i soldi sono stati messi a disposizione dal piano strade, ma inspiegabilmente i lavori non partono. Sarebbero dovuti cominciare a Marzo, ma non è stato specificato l’anno”.
“Abbiamo fatto anche presente che la riapertura del tratto Sant’Anna/ San Presto sarebbe comunque possibile, allargando la carreggiata, sbancando a monte una parte di terra, lo spazio è più che sufficiente a garantire, con la presenza di un semaforo e le opportune delimitazioni la sicurezza della viabilità. Occorre prendersi delle responsabilità nei fatti – concludono i due consiglieri – e non solo a parole. Se la sicurezza per i cittadini è fondamentale, si provveda nell’immediato alla risoluzione di questi interminabili problemi. La pazienza della gente di montagna, abituata ai sacrifici è incalcolabile, però alla lunga potrebbe anche terminare”.
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