“L’amministrazione comunale sostiene che l’aumento della Tari ad Assisi sia fuori dal proprio controllo, poiché il metodo tariffario è disciplinato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti a partire dal 2020. È vero che il Comune è costretto ad applicare queste tariffe entro il 30 aprile di ogni anno, ma ci sono molte cose che l’amministrazione potrebbe fare per agevolare i cittadini, invece di limitarsi a dire che non c’è nulla da fare”. Lo scrivono in una nota i consiglieri Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli, che ribadiscono “stima e apprezzamento” per il lavoro dei dipendenti del settore tributi, ma oltre a chiedere un aumento dell’organico dei dipendenti, ricordano al Comune alcuni provvedimenti immediati che si possono prendere.
Tra i provvedimenti immediati per abbattere i costi della Tari ad Assisi, “Il Comune può rinegoziare il contratto con il gestore della raccolta dei rifiuti per ottenere condizioni più vantaggiose e ridurre i costi per i cittadini e predisporre sul territorio una serie di micro isole ecologiche può contribuire significativamente all’abbattimento dei costi per la raccolta. Inoltre, innalzare le fasce ISEE permetterebbe a un maggior numero di famiglie di richiedere contributi e agevolazioni sulla Tari, alleviando il peso economico sui nuclei familiari più vulnerabili, senza dimenticare che si possono utilizzare i proventi della tassa di soggiorno per coprire parte dei costi o chiedere un contributo ai turisti, basterebbero 50 centesimi a persona”.
Inoltre, “è necessario migliorare l’attuale servizio di pulizia, che non corrisponde agli aumenti esagerati imposti. Un servizio più efficiente giustificherebbe meglio le tariffe richieste. E inoltre bisognerebbe far pagare, poco ma a tutti, i costi della raccolta dei rifiuti. Attualmente, il Comune non riscuote una buona percentuale della Tari, anche a causa della carenza di organico e di altri fattori economici familiari e commerciali. Infine, si può intervenire sulle politiche di raccolta e smaltimento attraverso azioni educative mirate, per sensibilizzare la popolazione e migliorare l’efficienza del sistema.
Per quanto riguarda i provvedimenti futuribili sulla Tari ad Assisi, Pastorelli e Mignani propongono di “Valutare la possibilità di uscire dalla convenzione con il gestore attuale e gestire i rifiuti direttamente, per avere un controllo maggiore sui costi e sulla qualità del servizio e collaborare a livello regionale per costruire uno o più impianti di smaltimento dei rifiuti di nuova generazione, capaci di produrre anche energia. Sono indicazioni che, pur non essendo esaustive, possono – secondo Pastorelli e Mignani – offrire soluzioni concrete al complesso problema economico ed ambientale della raccolta dei rifiuti. L’amministrazione comunale deve smettere di nascondersi dietro le normative e iniziare a mettere in pratica queste proposte per il bene della comunità”.
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